Semantic Zoom

Ad ogni tipo di input (tastiera, mouse, touch) corrisponde un paradigma d’uso. Se col mouse ormai tutti sono abituati al “click”, “doppio click”, “click hold and drag”  e “click destro”, con l’avvento del touch nasce l’esigenza di definire un nuovo linguaggio per le gesture. Nel campo Apple è tutto un fiorire di gesture multi touch, ovvero gesture che hanno significati diversi a seconda del numero di dita impiegate per eseguirle. In campo Microsoft windows 8 viene seguita una strada assai diversa, con una limitata ma efficace lista di linee guida:

  • Semplice e consistente (poche gesture che siano davvero intuitive)
  • Veloce e fluido (tutti i controlli sono collegati ad animazioni con accellerazione grafica e tutto il sistema usa pesantemente l’asincronicità)
  • Insieme limitato di gesture (per evitare di dover ricordare con quante dita devo eseguire la gesture :-D )
  • Manipolazione diretta (gesture che agiscono il più possibile sull’oggetto sul quale vogliamo eseguire l’azione)
  • Sliding gesture e uso limitato di gesture a tempo (uno slide di breve ampiezza su una “tile” la seleziona, uno slide più marcato ci consente di spostarla in una nuova posizione, senza dover più toccare e tenere premuto per un certo tempo affinché si attivi la modalità “sposta la “tile” per poi spostarla in una nuova posizione)
  • Reversibilità (se una gesture cambia la selezione di un oggetto, la stessa gesture la riporta allo stato precedente)

A cui si aggiunge lo “Zoom Semantico”, una vera novità degna di nota, utilissimo in tutti quei casi in cui c’è un lungo elenco di items da scrollare.

E poiché un filmato vale più di mille parole, se la cosa vi interessa andate a seguirvi la sessione di Jensen Harris sul nuovo Metro Style.

Assolutamente da non perdere.

Creare in win 7 una Virtual Machine con Win8

Se si vuole installare la versione x64 occorre ricorrere al metodo del dual boot col VHD di cui hanno già parlato in tanti. A tal proposito, è bene ricordare che solo le versioni (di Windows 7) Enterprise e Ultimate consentono di usare il dual boot con dischi virtuali.

Volendo invece creare una Virtual Machine, ho provato ad usare Windows Virtual PC ma non ci sono riuscito. Inizialmente avevo pensato di aver montato per errore l’immagine iso a 64bit (visto che Virtual PC non consente di installare versioni a 64bit). Invece, come ho potuto verificare anche sulla rete, Windows Virtual PC non è compatibile neanche con la preview di Win 8 a 32bit.

Questa bella schermata:

image

Pare che neanche VMWare sia compatibile, mentre alcuni dicono di esserci riusciti con VirtualBox, e in rete si trovano le istruzioni passo passo di come fare.

Visto che con Win 8 lo strumento di virtualizzazione sarà Hyper-V (con buona pace di Virtual PC, che viene finalmente rottamato), mi piacerebbe uscisse presto un’update che consenta di utilizzarlo su Windows 7.

UPDATE

Nel frattempo continuerò ad usare il VHD boot.

Grazie a tutti quelli che hanno commentato positivamente l’uso di VirtualBox. Ho rotto gli indugi, l’ho scaricato e ho montato la versione a 64bit con i tools di sviluppo. Va alla grande!

«settembre»
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