byte[0], byte[1] e byte[2] si tennero per
mano, mentre saltarono sul bus AGP 8x, trovando la loro esatta collocazione
all'interno del flusso dati ad alta velocità e mantenendo costantemente una
bandwidth di 2,1Gb/sec. Un valore - pensò il byte - enormemente più alto
rispetto ai classici bus di sistema. Oltre a questa grande differenza di
velocità, notò che il bus su cui sfrecciava ospitava ben 128 bit. Sgranò gli
occhi, non avendo mai visto nulla del genere, e si sentì in qualche modo più
potente e al centro del mondo. Strinse forte le mani degli altri 2 vertici del
triangolo e si preparò a correre ancora di più.
Il bus era una sorta di tunnel lungo e serpeggiante, che si muoveva in tutte
le direzioni logiche possibili. Senza difficoltà, il vasto stream di bytes
adesso svoltava di colpo a sinistra, dopo invertiva la rotta al ciclo di clock
successivo. In quel momento stava salendo fino ad altezze normalmente
inarrivabili. Raggiunta la vetta, cominciò a declinare delicatamente con un
dolce pendio dall'altra parte, offrendo a tutti i bytes una vista spettacolare:
una distesa di luci colorate e di zone d'ombra, che assumevano le figure
geometriche più disparate e formavano texture che presto sarebbero state
renderizzate sul monitor. C'erano zone azzurre come il mare, costellate di pixel
bianchi come fossero onde. C'erano triangoli sovrapposti fra loro, che
formavano figure e texture complesse a cui era davvero impossibile dare un
senso. C'erano anche zone, più lontano, dove i bytes erano alla
rinfusa, un Arlecchino di tonalità di ogni tipo, ed entravano in alti
grattacieli che sulla sommità montavano grandi tabelloni luminosi con la scritta
DX10c.
Il byte li osservò meglio, e vide che tutti i bus AGP
entravano prima o poi in questi grattacieli, trasportando le masse di bytes
al loro interno. Il byte si incuriosì e si chiese cosa succedesse lì dentro.
Sempre tenendo ben strette le mani dei suoi compagni, si girò verso di loro.
"Dove stiamo andando? Cosa sono quei palazzi?" -
chiese urlando il byte, per sovrastare il rumore di fondo del clock che vibrava
incessante lungo le pareti del tunnel.
"Quelle sono le
librerie DirectX, ultima versione. Sono i componenti software che hanno diretto
accesso alla memoria AGP. Entreremo lì dentro, verremo elaborati secondo
complessi algoritmi grafici, e poi verremo renderizzati. Sarà uno spasso,
vedrai!!!" - gli rispose di rimando byte[2].
Il byte corrugò la fronte: non era passato
attraverso un algoritmo grafico, e si chiese cosa diavolo significasse e,
soprattutto, se fosse una cosa indolore. byte[2]
intravvide la perplessità sul volto del byte, e cercò pertanto di chiarirgli le
idee.
"Stammi bene a sentire: è un sacco di tempo
che ti dico che non ti devi preoccupare, non ti accadrà nulla di male! Quei
palazzi DX10c sono componenti software che dialogano direttamente con l'AGP e
con la GPU ed effettuano calcoli ottimizzati per la grafica, per il suono, per
l'input e tutto quello che ha a che fare con il media." - byte[2].
Il bus diventava man mano sempre meno ripido, e stava quasi congiungendosi
con la distesa sterminata di luci e colori che fino a poco tempo prima stavano
vedendo dall'alto. byte[2] continuò la sua
spiegazione.
"Il grande vantaggio di queste aree di
sistema è che fanno operazioni che potrebbero fare anche la CPU standard, ma qui
le cose vanno molto più velocemente, come tu stesso hai notato. Occhio, adesso,
però, siamo quasi arrivati. Stammi vicino, non ci dobbiamo separare".
D'improvviso il byte si accorse di aver completato la sua infinita
discesa; diede un'occhiata dietro di sè, per vedere da dove arrivava. Vide come
una cascata di miliardi di bytes che come lui correvano all'impazzata per farsi
renderizzare: un lungo fiume di dati ed informazioni che potevano essere
qualsiasi cosa: un istante di musica, un granello di texture o chissà quale
altro valore necessario a DX10c per fare il suo lavoro. Il bus su cui si
trovava stava andando dritto dentro uno dei tanti grattacieli che dominava la
zona: sotto la scritta DX10c, capeggiava una dicitura Direct3D.
Ne aveva sentito parlare, da qualche parte, e si emozionò fortemente.
"Non ci credo!!! Siamo una texture, vero??? Verremo veramente
disegnati da qualche parte, vero??? E dove...chi??? Cosa sarò? Oh, quando lo
racconterò, nessuno ci crederà!!! Ditemi che ho ragione!!!". Il byte rise
di gusto, guardò eccitato byte[0] e byte[2], lì accanto a lui, ed attese freneticamente una
risposta.
"Oh, finalmente la stai prendendo nel modo
giusto, così si fa!" - disse byte[0] - "Cosa sarai? Beh, è difficile dirlo.
Nella maggior parte dei casi, diventi un qualcosa che non riesci nè a capire, nè
a definire. Sono oggetti dell'Aldilà che noi non possiamo nemmeno lontanamente
concepire. Perciò, mettiti il cuore in pace, e goditela" - gli risposero
all'unisono gli altri 2 vertici del suo triangolo.
Mentre i bytes ridevano e si divertivano, fecero il loro ingresso nel
grattacielo DX10c, sezione Direct3D. Il bus che li aveva trasportati fino a quel
punto li fece entrare in una grande stanza, sul cui soffitto faceva
bella mostra una sorta di matrice 64x64. Il byte era sempre più
meravigliato ed in preda ad uno stato di gioia indescrivibile. Si era divertito
molto, lavorando per l'OS, facendo i lavori più disparati, ma mai come adesso:
su questo non c'erano dubbi. Alzò la testa e vide un cartello digitale luminoso
su una parete, che riportava la scritta Anti-Aliasing
2x.
"Vedi? Quello è l'algoritmo a cui verremo
sottoposti fra poco." - gli spiegò byte[2].
Appena terminò la frase, accadde l'imprevedibile,
qualcosa che lo stesso byte, pur vivendolo di persona, troverebbe difficile
spiegare a parole.
Dalla matrice sul soffitto caddero decine di Kb di altri bytes. Caddero
dall'alto, inesorabilmente, e byte[0], byte[1] e byte[2], non poterono fare
altro che veder arrivare i nuovi arrivati. Il byte si chiese cosa
stesse succedendo, ma l'istinto glielo suggerì appena un attimo prima che il
fatto accadesse. Al ciclo di clock successivo, ogni triangolo nella stanza venne
fatto accoppiare con il corrispondente triangolo piovuto dalla matrice: tutto
questo per calcolare l'algoritmo di anti-aliasing. I 3 bytes mutarono il
loro valore interno, il loro triangolo assunse un colorazione azzurro
chiaro.
"Uao, è fatta. Ora andiamo, di corsa, verso
l'Adilà, è arrivato il gran momento." - urlò byte[2] in mezzo alla folla.
Ma "di corsa" fu un eufemismo, si ricordò qualche tempo dopo il
byte.
Infatti, tutti i triangoli contenuti nel
grattacielo DX10c, sezione Direct3D, istantaneamente si combinarono con tutti
gli altri provenienti dal bus AGP. Interi Mb fluirono ordinati in un
solo ciclo di clock verso il monitor, verso l'Aldilà, per portare a
compimento il loro lavoro. Vennero letteralmente sparati in modo indolore dal
loro grattacielo fino alle calde ed accoglienti acque di un mare
pulito, un mare così trasparente da poter guardare nelle sue acque all'infinito.
Il byte si ritrovò piacevolmente immerso nell'acqua, al suo posto. E così,
quello era l'Aldilà, finalmente. La prospettiva da cui vedeva le cose era troppo
bassa, troppo anomala per cercare di capire cosa rappresentasse.
Si guardò
attorno con occhi sognanti.
Gli altri bytes vicino a lui erano tutti a bocca aperta. Osservavano
stupiti qualcosa, in profondità sotto di loro.
Si domandò,
incuriosito, cosa ci fosse di così bello da ammirare.
Quando anche lui
guardò verso il basso, il respiro gli si bloccò in gola.
Il byte aveva dimenticato il Volto, che aveva intravisto dal bus pochi cicli
di clock prima.
Era un volto femminile, affascinante, dolce e delicato. Il
byte si chiese come facesse a sapere quelle cose, ma non gli importava molto di
quello, in quel momento.
Adesso, era proprio lì, a poca distanza, che -
così gli sembrava - guardava proprio lui.
Subito, dagli occhi del byte
sgorgarono lacrime di felicità.
Non aveva mai pianto prima d'ora, ma sentì che era la cosa più naturale del
mondo.
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