The Microsoft design language

Ci siamo, finalmente la nuova famiglia dei sistemi operativi Microsoft è disponibile: Windows 8, Windows RT e Windows Phone 8 sono realtà. Tre OS differenti pensati per dispositivi diversi: Personal computer e tablet basati su processori classici, pc e tablet basati su processori ARM e, ovviamente, smartphone. 

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L’idea è che tutti questi oggetti, indipendentemente dalla forma e dalla tecnologia interna, abbiano in comune la stessa esperienza utente: personal Computer, notebook, tablet, cellulari e console per videogame possono essere utilizzati nello stesso modo, con estrema facilità per l’utente.

Un processo che matura nel tempo
Nel 2007 Microsoft mette insieme un gruppo, la divisione Microsoft's Entertainment & Devices, guidato da Robbie Bach; gruppo che Walt Mossberg definisce “una piccola Apple”. Fin troppo: il gruppo a mio parere segue una strada già percorsa da Apple che vede una separazione, nell’esperienza utente, del mondo PC dal mondo consumer. Il gruppo si inventa il famoso courier, un device innovativo ma con un’esperienza utente completamente diversa da Windows. Nel 2010 Ballmer capisce che non può esserci una divisione così isolata dal resto della società e manda in pensione Bach, assumendo direttamente il controllo della divisione. La decisone è chiara: Microsoft deve reinventarsi Windows e Office per offrire agli utenti un’unica esperienza utente, dall’intrattenimento alle attività professionali, dai cellulari ai Personal Computer negli uffici.

Una vision ambiziosa
Come è possibile dare la stessa esperienza utente a oggetti che devono essere comandati con le dita ad altri che hanno tastiera e mouse? Semplice, la stessa che ci consente di comunicare con la voce e con il testo scritto: il linguaggio. Se altre aziende hanno un design language, esso viene limitato all’hardware: dalle linee sinuose dei prodotti Apple alle auto della Mercedes questi prodotti ci parlano di come sono stati prodotti, progettati e assemblati. Microsoft è la prima società che introduce “un unico e consistente design language per ogni schermo”, questo linguaggio che alcuni conoscono come “Metro”, oggi si chiama Microsoft design, proprio per rafforzare il concetto che non si tratta di un modo di concepire una particolare linea di prodotti, ma che diventa il linguaggio di design di tutti i prodotti della società.

C’era bisogno di tutto ciò?
Pensiamo alla user experience delle applicazioni Windows che usiamo tutti i giorni, sebbene ci sia un corposo documento che indica come devono essere fatte le applicazioni, questo documento viene regolarmente disatteso (sono semplici linee guida) e spesso le applicazioni non hanno coerenza tra loro. Pensiamo alla interazione tra le diverse applicazioni: se oggi dobbiamo trasferire dati da un’applicazione all’altra non ci rimane che il copia / incolla o affidarci ai filtri di importazione. Pensiamo all’installazione: se oggi abbiamo bisogno di una funzionalità dobbiamo fidarci del nostro motore di ricerca o di portali specifici, ma non abbiamo l’esperienza di uno Store dove le applicazioni vengono certificate e approvate per noi. Se pensiamo a tutto questo probabilmente converremo con Microsoft che c’è bisogno di qualcosa di nuovo e reimmaginato che possa girare sui nostri dispositivi per i prossimi anni.

Un cambio di prospettiva
”Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva”. [Prof. Keating, L’attimo Fuggente]

Solo Windows 8 permette alle vecchie applicazioni di girare nella modalità desktop, Windows Phone 8 consente di utilizzare le applicazioni scritte per Windows Phone 7.5 (ma non quelle per Windows Mobile) mentre Windows RT consente di installare solo le nuove app Windows Store, applicazioni che vengono verificate e certificate da Microsoft. Non siamo obbligati ad abbracciare la nuova modalità: possiamo continuare a sviluppare le applicazioni come abbiamo sempre fatto. Ma se vogliamo dare ai nostri clienti un’esperienza unica, in modo che la nostra applicazione faccia parte della loro vita digitale dobbiamo cominciare a sviluppare in modo nuovo.

Insomma, abbiamo un sacco di motivi per divertirci nei prossimi mesi :)

A proposito, via aspetto giovedì 8 novembre al Dev Camp a Bologna!

Print | posted on sabato 3 novembre 2012 12:10

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