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Una ricerca pubblicata recentemente da Nature Neuroscience mostra che la tendenza a
- reagire negativamente a situazioni di inequità invece che non avere alcuna reazione,
- condividere e dividere equamente invece che cercare il massimo guadagno personale
sono caratteristiche stabili della personalità di un individuo.
Infatti hanno osservato che in situazioni di inequità negli individui prosocial si osserva una attività nella zona del cervello importante per il controllo automatico delle emozioni chiamata amygdala mentre negli individualisti non c'è questa attività. Cioè questa caratteristica della personalità nasce da una reazione emotiva automatica e non da una censura/limitazione cosciente delle pulsioni egoistiche.
Legenda
prosocial: persone che preferiscono condividere e dividere in parti uguali
individualisti: persone la cui prima preoccupazione è massimizzare il loro guadagno
Fonte: Socializing the amygdala
Ciò che non è ne stabile ne predefinito è sviluppare nel team la relazione con i membri individualisti tale che il comportamento degli individualisti non danneggi il team e vada a vantaggio del team quando serve (es. in condizioni di abbondanzza di risorse o il team quando si relaziona con altri team o organizzazioni aggressive), e in cui gli individualisti possono trarre il loro massimo vantaggio (rispetto a lavorare da soli o in altri team). Questo equilibrio tra individualismo e altruismo si chiama individualismo illuminato.
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Print | posted @ martedì 22 dicembre 2009 19:32