Ditemi voi se non sono pazzo a bloggare alle 5 del
mattino, dopo aver trascorso con Omar, Fabio, Flavio, Stefania, Sabrina, Dario e
Tatiana una bella sera nel cuore della Milano. Un saluto di cuore a tutti:
alcune di queste persone le vedrò comunque nei prossimi giorni, ma le altre
chissà quando!!! Una Milano, dicevo, che in questa occasione si è
dipinta di musica, colori, balli, ragazzi e ragazze con voglia di divertirsi ed
esserci.
E' stato un po' meno succulento rispetto all'altra volta. Avevo saputo che i
musei erano aperti fino tardi, ma intorno a mezzanotte sia il Castello
Sforzesco, sia il Museo di Storia Naturale erano off-limits. Ci siamo fatti una
bella passeggiata al Duomo, in viale Dante, in via Palestro e poi in Buenos
Aires. Tante belle risate (impossibile non resistere allo humour di mio
fratello), tante belle ragazze in giro, una bella birra media. Una Notte Bianca
che tutto sommato non è molto diversa - come concezione - dai sabati sera
tradizionali, solo che è ambientata a Milano città, e fino a tarda notte. Forse
l'unica differenza è nelle vicinanze di Piazza Lima che in giornate come
questa diventano dei luna-park a cielo aperto. Il mio consiglio spassionato è
che se volete fare una bella Notte Bianca, cominciate prima, fidatevi. Arrivate
a Milano nel pomeriggio (intorno alle 16-17, per dire), vi fate un giro alla
Ricordi (CD, DVD, libri, media in genere), qualche altro negozio, vi vedete
qualche museo, qualcosa di interessante. La sera per queste cose è assolutamente
da evitare, sia per l'orario di chiusura, sia per la difficoltà degli
spostamenti in metropolitana. L'altra volta tornai da Milano più tardi, forse
verso le 6, e prima di andare a dormire andammo a Pavia a fare colazione. Questa
volta invece sto scrivendo due righe sul mio blog per ricordare questo evento.
Sono grave, devo fare assolutamente qualcosa!!!
C'è stato anche un momento di panico: al parcheggio a San Donato Milanese,
dove avevamo lasciato la macchina: per uscire, bisognava pagare il parcheggio.
Una ressa incredibile, una sola macchinetta automatica per pagare. Gente un po'
incavolata, coi nervi a fior di pelle, che si insultava a vicenda. Alla fine, è
arrivato un addetto ATM che ha alzato le stanghe e ha dato il via libera per
l'uscita gratuita, senza pagare.
Adesso spengo il mio PC, appoggio la testa sul cuscino e mi concedo qualche
ora di riposo e di sonno. Non ne sento tanto il bisogno, ma so
che è solo apparenza, per cui ci vado lo stesso.
Buona notte a tutti!!!!!!