Ecco la lettera di oggi:
Caro Genio del Male,
avevo una curiosità da chiederti, senza fretta alcuna, ho una serie di macchine virtuali fatte con i dischi differenziali di Virtual PC, adesso se creo una macchina nuova appoggiata su quel disco di base mi tocca poi eseguire Windows Update e mi ritrovo con la VM già con un sacco di rba in più... non c’è mezzo di aggiornare il disco di base? Se lo faccio le macchine esistenti create su quel disco si schiantano?
Ciao, buona domenica!
Firmato,
Faccio_le_flessioni_mentre_rispondo_sui_newsgroup
Ecco la risposta:
Caro Faccio_le_flessioni_mentre_rispondo_sui_newsgroup,
ti consiglio di lasciar perdere i dischi differenziali, per i seguenti motivi:
- mediamente la coppia disco base + differenziale occupa molto più spazio del disco risultante dalla loro fusione
- anche avendo più dischi differenziali diversi sulla stessa base già a medio termine questi occupano più spazio della somma dei dischi fusi
- non si possono patchare sulla base, bisogna patcharli singolarmente, pena conseguenze indicibili
- non si possono compattare
I dischi differenziali oggi servono solo in scenari particolari, ad esempio per emulare le snapshot di vmWare (vedi anche VMRCPlus), o per distribuire nuove installazioni di programmi piccoli (non certo quando li usavano per le beta di Orcas), ma altrimenti... lasciali perdere.
Un modo per ottimizzare i dischi differenziali è quello di crearli "indirettamente":
- abiliti il disco di Undo
- fai partire la macchina virtuale
- la spegni senza fondere il disco di Undo
- rinomini il file .VUD in qualcosa_di_decente.VHD e sei a posto
I dischi differenziali creati in questo modo sono un po' più efficenti nella gestione dello spazio, ma hanno comunque tutte le limitazioni precedenti.
Buona domenica anche a te,
Genio del Male