La sanità, il muratore e la cattedrale

In Italia non esiste una classe dirigente che capisca l'importanza del software. Questa classe dirigente--a cominciare dal piu tennologico e italiota dei primi ministri--si riempie la bocca di cose-da-cominciare-a-fare e di cose-da-smettere-di-fare ma non va mai oltre il paroleggio. E le parole, anche quelle dorate di uno "ubiquitous language" perfetto, restano parole e non diventano quasi mai implementazione. La mia riflessione è che questo accada certamente perché la politica è un mestiere con forti tradizioni di famiglia. Ma andando oltre, provando ad avvicinarsi al cuore del problema, io mi azzarderei a dire che accade perché nessuno sa bene cosa sia il software e a cosa serva. E nessuno ha idea di quanto sia vitale. E nessuno si azzarda a dotarsi di advisor giusti. Gli advisor ci sono ma sono pescati tra coloro che non sono riusciti a fare politica. Se già un politico è scarso, l'advisor di un politico è ancora più scarso. Entri in un ospedale--almeno un grande ospedale--e ti rendi conto che le procedure ci sono; che gli operatori seguono delle regole di business chiare e definite. Ti rendi pure conto che quelle regole determinano processi che funzionano. E quando ci sono storture e brutture è soprattutto per l'ossessione burocratica e numerica dei costi. E ti rendi conto, però, che queste regole di business e questi processi sono implementati come se fossimo fermi al 1980. E' tutto di carta--ed è un costo. E' tutto un tracciare di carta--ed un doppio costo. E' tutto di una lentezza esasperante e burocratica--ed un costo. Così finisce che la burocrazia ritarda l'intervento se per caso il nome del medico curante non è scritto a penna sulla cartella di carta. E però non ti fanno entrare se non hai la tessera sanitaria. E la tessera sanitaria viene usata, udite udite, solo per fare una fotocopia. Follia. C'è sulla gazzetta ufficiale firmata da monti (!!!) l'istituzione della cartella clinica elettronica. Ma nessuno al ministero ha mai fatto un passo per capire come implementarla. Cioè monti (o chi per lui) si limita a dire dal 1. gennaio entra in vigore la cartella elettronica. Cazzi vostri. E comimcia un "cazzi vostri" burocratico che prima o poi raggiunge la foglia del grafo. Ma la foglia non può fare nulla. E nulla si fa. Sono stati fatti timidi tentativi di implementazione, ma ciascuna ASL ha chiamato la sua software house di fiducia e si sono arenati per manifesta incapacità di gestire un progetto "così complesso". Ma come "ciascuna ASL"? Già, proprio così: niente centralizzazione. Eppure il software complesso nel mondo reale esiste e viene scritto; e avviene anche in Italia. Basta prendere le persone giuste, con skills reali e misurabili, prenderli dal mondo reale e non dal sottobosco della politica e pagarli come si deve per fargli elaborare un progetto. I costi? Follia. Giusto per dare un'idea: le mie tariffe (altissime per gli standard italiani, ma nella media europea) produrrebbero un costo di gran lunga inferiore (!!!) a quanto si paga normalmente nel sottobosco della politica; per il nulla. Si vede che siamo un paese di letterati: tutti devono aver letto i pilastri della terra di Ken Follett. Dove un muratore, Tom, pagato da un priore costruisce una cattedrale. A dire il vero, Tom costruisce mezza cattedrale. E la cattedrale poi crolla. Ecco, appunto. Ma quello era il medioevo; noi saremmo nel 2015.

posted @ giovedì 27 novembre 2014 13:01

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Comments on this entry:

# re: La sanità, il muratore e la cattedrale

Left by P. Libro at 27/11/2014 15:53
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Sante parole, quanta verita' in questo post.

# re: La sanità, il muratore e la cattedrale

Left by marco at 28/11/2014 12:48
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Bello sfogo!

# re: La sanità, il muratore e la cattedrale

Left by despos at 28/11/2014 14:27
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E' sacrosanto che l'Emilia Romagna sia all'avanguardia, ma rappresenta anche indirettamente il cuore del problema. E' che lo stato centrale non ha mai dato direttiva alle regioni in quanto a digitalizzazione. Di conseguenza per "sopravvivere" ciascuna regione (se non addirittura ciascuna ASL) ha dovuto fare da sé. Chi lo ha fatto benissimo, chi no. E' evidente che se tutta l'italia funzionasse come l'Emilia e se i dati fossero condivisi saremmo a posto. Copiare la best practice è meglio che non farlo, ma è proprio questo che in alto non capiscono: il valore del software per ottimizzazione vera e propria.
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