Oggi ero sul punto di scrivere due righe sui sistemi di
SCM, anche se poi impegni più pressanti mi hanno trattenuto dal farlo.
Poi
però ho letto un
post piuttosto commosso di Stefano Paparesta, che mi
sento di commentare.
Io trovo che il fatto di "arrangiarsi con prodotti di
terze parti" (per citare...)
non sia una cosa così oscena. In fondo uno dei temi più antichi del mondo del SW
è che ogni tool dovrebbe essere progettato e realizzato per fare delle cose ben
precie e limitate. Non perchè lo imponga una qualche filosofia, ma perchè si ha,
in tal modo, una maggiore possibilità di scelta dei tool da
utilizzare.
Il motivo originale per cui inizialmente mi accingevo a scrivere
di SCM è che oggi un collega mi ha illustrato le funzionalità di SubVersion, un
ottimo SCM che può essere eseguito su diversi sistemi operativi, che ha
un'ottima integrazione con la shell di Windows (anche se limitata con l'IDE). Infine ha un modo di
usare branch e tag che mi sembra quantomeno interessante.
Print | posted on giovedì 7 ottobre 2004 21:24