Alla mia tenera età, mi rimetto a studiare (e vi racconto un po' di me).

La mia passione per i computer e lo sviluppo software inizia nel 1975 in primo  liceo, con un Olivetti P6060, appartenente all'era giurassica dei personal computers:

Dotato, al posto del monitor, di un display alfanumerico di una (si, una!) riga da 80 caratteri, con una tastiera enorme con un tasto per ogni istruzione (BASIC), un lettore di floppy disk da 8" (un floppettone da 1/2 foglio A4) aveva ben 4 kbyte di RAM, tanto che l'interprete BASIC risiedeva su floppy disk e veniva swappato di continuo. Ma la grande cosa era una stampante termica dove si poteva stampare testo e grafica.

Su quella mostruosa macchina, dopo essere uscito fulminato dalla visione dell'animazione in "fil di ferro" dell'astronauta che si perde nello spazio nel film "2001 Odissea nello spazio", mi sono lanciato con totale incoscienza nella realizzazione di un programma di grafica 3D che mi consentisse di descrivere un ambiente fatto di oggetti tridimensionali, con la possibilità di farli ruotare nello spazio.

Data l'esiguità dei mezzi, mi sono concentrato sulle piramidi tronche (5 soli vertici). Per il gusto della ricerca e della sfida ( a 15 anni...) non ho letto alcun testo sull'argomento, e dotato di una conoscenza rudimentale della trigonometria (sen, cos e tang) mi sono immerso in nottate e disegni a mano libera.

L'insegnante di informatica mi aveva dato, con l'assenso del Preside, le chiavi dell'aula e il custode mi chiamava verso le sei di pomeriggio per cacciarmi via. "Ma una casa non ce l'hai?" era il suo ritornello, e io correvo via per tornare a studiare sui miei fogli, meditando sugli output di stampa che testimoniavano l'ennesimo fallimento o l'incoraggiante miglioramento.

Me li ricordo ancora come momenti fantastici, col cervello che ti frulla a tremila, tante strade sbagliate e continue frustrazioni, ma anche con grandi e intense soddisfazioni.

Alla fine ce l'ho fatta, e riprendendo il miei fogli in occasione dell'esame di geometria analitica è stato bello ritrovare, semplificando le mie formule, proprio quelle del libro di testo.

Certo, niente calcolo matriciale, che avrebbe enormemente migliorato le prestazioni, ma volete mettere la soddisfazione di aver fatto tutto da solo?

E proprio qui sta la questione: meglio sarebbe stato comprare qualche libro sull'argomento, non reinventare la ruota, prendere gli algoritmi belli e pronti e implementarli nel mio sistema, cioè in quella sottospecie di BASIC del P6060, oppure no?

Da quella volta, sono passati un po' di anni.

Ho fatto ingegneria, ma l'ho mollata a -9 esami dalla fine, e ho lavorato come sviluppatore, analista e sistemista, per circa 18 anni.

Con il DBIII e il mitico Clipper sui PC, vari orrendi programmi di sviluppo per Mac, corsi di formazione su Word ed Excel, piccole reti Novell con connessioni in emulazione 3270 ai mainframe e AS400 e una divertente connessione via ITAPAC/satellite tra Roma e una città Canadese per scambio di posta elettronica quando internet era solo roba per i campus americani.

Dal 1994 ho fatto una scelta di totale cambiamento e sono andato a lavorare per mio padre, nell'azienda di famiglia a Torre in Pietra, vicino Roma. Sono diventato un "imprenditore agricolo", definizione di cui sono fiero ;-) , e mi occupo della produzione di latte, formaggio, carne, e con mia moglia Susanna di un vivaio di rose con moltissime diverse varietà.

A distanza di tempo devo dire che mi è andata bene, e sono molto contento della scelta che ho fatto.

Ma non ho mai smesso di programmare! La passione non muore mai, e il lupo perde il pelo ma non il vizio. Solo che lo faccio after after hours, in genere dalle 10 di sera fino a quando regge la pompa, cioè all'una o le due di notte. Chiaramente faccio solo programmi per me, per la mia azienda, perchè non ho proprio il tempo di farlo per qualcun altro, anche perchè non potrei dare il giusto supporto e la professionalità che è dovuta nel nostro campo.

Ebbene si, sono un ex Borland Delphista. Dalla versione 1 sino alla 7. L'ho sempre considerato di gran lunga superiore a VB, sino a ieri. Infatti, con il "porting" di personaggi di "peso" dalla Borland alla Microsoft, e il framework .NET, già dalla versione 8 si vedevano i primi segni di cedimento. Poi il colmo: l'ultima versione Delphi non supporta la .NET 2.0 ! Aggiungete la disponibilità di VS Express, C#, SQL 2005...

Ho saltato il fosso. Confesso di aver ceduto. Microsoft sarà pure dominante, ma ciò che offre oggi è spettacolare.

E così, alla tenera età di 45 anni, ho deciso di rimettermi a studiare per conseguire la certificazione MCTS: .NET Framework 2.0 Windows Applications.

Ma questa volta, passati gli ardori un po' (molto) incoscienti della giovane età voglio farmi consigliare, e non fare tutto da me.

Quindi aspetto suggerimenti, consigli e, perchè no, qualche compagno di viaggio che voglia condividere gli studi con un vecchione come me.

«maggio»
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