Comunicazione e gli informatici

Da buon informatico passo molte ore ogni giorno a "parlare" con il mio computer (la cosa buona è che mi ascolta ancora ;-O).

Il mio computer è un interlocutore particolare: ascolta attentamente ciò che gli dico con estrema pignoleria, nota e interpreta ogni parola, ogni singola lettera... anche uno spazio o una parentesi graffa fanno la differenza, quando mi risponde è dettagliato, preciso e dice cose veriificabili; mi ascolta instancabilmente, non si annoia, non si innervosisce, non serba rancore; in cambio impone la sua lingua e la sua grammatica.

 

Quando penso alla comunicazione e agli informatici penso che siamo abituati a parlare con le macchine e molto meno con le persone.  La cosa che mi ha sorpreso, scioccato, è prendere coscenza che non è del tutto vero!!! Anche col computer a noi informatici capita di commettere errori di comunicazione!!!

  • Il programma restituisce un risultato sbagliato o da un errore, il programmatore si incazza (l'installazione è sputtanata, la libreria XXX che sto usando è piena i buchi, etc.) senza nemmeno controllare e scoprire che l'errore era nel suo codice: non ha ascoltato quello che il suo interlocutore aveva da dire perché era convinto in partenza di conoscere la riposta e aver ragione.

  • una procedura restituice un'eccezione o il compilatore un errore, il programmatore impreca sulla qualità del programma o su quella del linguaggio (perché Java è meglio e ha questo e ha quello e invece C# così e cosà) ma non guarda nemmeno il tipo dell'ecccezione, il messaggio di errore, la riga che è andata in errore o il numero di errore del compilatore e relativa documentazione scoprendo che la causa era nel codice chiamante o nel fatto che il linguaggio funziona diversamente da quanto sapeva: non ha provato a capire il significato di quello che l'interlocutore voleva veramente dire.

  • il collega fa una domanda perché ha un problema  e il programmatore parte come un treno con una dissertaziona tecnica ma alla fine il collega ne sa quanto prima: un computer al suo posto avrebbe verificato se il suo msg è stato ricevuto facendo un bel ACK (msg di Acknowledgment per verificare se il destinatario ha ricevuto e capito bene).

  • spiegazione ad un collega della nuova libreria di 50000 righe di codice con 500 metodi pubblici diversi che il collega avrà bisogno di usare, il programmatore parte a razzo senza notare lo sguardo perso del collega: un computer al suo posto avrebbe fatto una verifica di buffer overflow (il destinatario ha il tempo di ricevere, capire e reagire alle info che gli arrivano o le scarta e le ignora?) e avrebbe regolato la velocità di trasmissione di conseguenza.

  • stessa situazione di prima, i colleghi sono molti e la comunicazione diventa necessariamente unidirezionale palco => platea, il programmatore non può fare un ACK ad ogniuno in platea per verificare se è stato compreso: un computer al suo posto avrebbe usato la correzione d'errore inviando informazioni ridondanti (il ricevente ha così più opportunità di verificare che ha capito o accorgersi che non ha capito e recuperare, sempre se il mittente ne lascia il tempo).

(x gli ultimi 3 punti la fonte è Don Box)

 

In conclusione oggi direi che saper comunicare è utile anche per parlare col computer, figurarsi con utenti, clienti, colleghi, amici, etc.

 

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Print | posted @ giovedì 1 giugno 2006 12:04

Comments on this entry:

Gravatar # re: Comunicazione e gli informatici
by Antonio Ganci at 01/06/2006 12:15

La metafora è carina, hai dimenticato secondo me, che i programmi che girano sul computer e che noi utilizziamo per comunicare con lui sono scritti da altri programmatori.
Per ognuno dei punti che hai scritto ti posso segnalare un esempio in cui il programmatore ha fatto tutto a "modo" e non riersce comunque a risolvere il problema.

P.S.: Ti prego cambia la tastiera o bevi di meno ;-)
Gravatar # re: Comunicazione e gli informatici
by Mauro Bennici at 01/06/2006 18:00

Mettiamoci anche che il computer salva la pelle perchè sappiamo che è un computer :P
Quasi alla consegna qualcuno ti si impunta sempre sulla stessa riga per ore rischia la vita.

P.P.S.: mai consigliare di bere di meno, consiglia di bere meglio :D
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