Allora, voglio scrivere un post dedicato, perchè se ne è parlato duramente anche nella mia famiglia. Voglio riassumere in breve (per quanto mi sarà possibile, dato che generalmente sono piuttosto prolisso) come stanno le cose. Chiedo a tutti di correggermi per fare in modo che questo post contenga solo la verità.
Durante il weekend, tutta Internet ha esultato per la decisione della Corte di Cassazione, che ha deciso di non punire due studenti che si scambiavano fra loro film piratati da Internet. Questa decisione, lo voglio scrivere a caratteri cubitali, non ha alcun effetto oggi, ma riguarda esclusivamente quei fatti, che sono avvenuti prima che entrasse in vigore l'attuale legge.
Al giorno d'oggi, e sarà sempre così in futuro, scaricare da Internet materiale protetto dalla legge d'autore è reato. Punto e stop. Il fatto che questo traffico sia difficilmente controllabile non rende la cosa legale: è come dire che siccome non ci sono abbastanza poliziotti sulle strade, possiamo tutti infrangere il Codice della Strada!!! Ma la cosa più assurda che ho sentito dire riguarda il concetto di "a scopo di lucro". Non c'è mai scopo di lucro quando presto qualcosa (cd o dvd che sia) a qualcuno. Nessuno veramente ci guadagna, a meno che lo venda, è chiaro. Allargate però la vista: non parliamo più di due semplici studenti, parliamo di noi di UGIdotNET. Immaginate cosa succederebbe se noi di UGIdotNET cominciassimo a scambiarci dvd o cd, a patto che nessuno di guadagni. Se lo facessimo, sarebbe legale? No, questo è un reato su tutta la linea!!! Di qua non si scappa. Siamo tutti amici, lui presta quello a me, io presto qualcosa a lui. Ma è reato, non si può fare!!! Perciò piantatela di esultare per una cosa che oggi non ha alcun valore. La Cassazione ha semplicemente preso una decisione su certi fatti applicando le leggi in vigore all'epoca.
Tutto il discorso dei diritti d'autore riguarda il mancato guadagno da parte delle case produttrici, perchè se un tizio compra un dvd e poi lo presta ad altri suoi 10 amici, la casa produttrice ha un mancato guadagno di 10 pezzi. Tutto qua. Bisogna ragionare in quest'ottica, giusta o sbagliata che sia. Questa cosa tocca me, per esempio, e tocca tutti gli sviluppatori che sviluppano software. Se consegnassi un CD ad un mio cliente senza una minima protezione, magari questo cliente lo duplica, lo diffonde, lo riproduce, lo dà ad altri. Io ho un mancato guadagno, perchè qualcuno usa i miei software e non lo so, non ci guadagno. Non è una mancanza di fiducia verso i miei clienti - sia chiaro (qualcuno ogni tanto capita sul mio blog) - è solo una forma di tutela.
Trovo orribile che ancora una volta i mass-media facciano informazione a metà, come in questo caso, o che non facciano risaltare dettagli importanti come quelli che ho indicato prima, cioè il fatto che la vicenda è ambientata prima dell'entrata in vigore dell'attuale legge.
Ne abbiamo parlato io, Roberto e Michele in questo (primo) post di Luca. Michele ha indicato un articolo su punto-informatico.it: se non siete convinti, andate a leggerlo. Correggetemi, se lo ritenete opportuno.
Io odio le persone anonime.
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