Alle 18 di venerdì sera, quando ho staccato dal lavoro, me ne sono stato in giro prima a mangiare qualcosa al RoadHouse di Rozzano (MI), poi al vicino Fiordaliso per acquistare Flight Simulator X ed infine all'Arcadia per vedere "World Trade Center". Ho rivisto casa mia intorno alle 2 del mattino. Appena entro in casa, vedo la copia del mio MSDN Magazine di Ottobre che mi aspettava: data l'ora, ho messo da parte la curiosità di sfogliarla e me ne sono andato a dormire.
Il mattino dopo, prima di uscire per tagliarmi i capelli, gli ho dato un'occhiata e sono rimasto affascinato dalla rubrica { End Bracket }, sull'ultima pagina. Accenna a come la programmazione sia soprattutto un'arte, e a come in futuro si sentirà sempre più spesso parlare di people-oriented-design-languages, ovvero linguaggi ad altissimo livello che si avvicineranno sempre più al nostro modo di comunicare piuttosto che a quello dei computer. Mi immagino come i framework del futuro siano in realtà (framework+framework+framework) ^ framework, uno sopra l'altro, costruendo quindi un'insieme di API che permetteranno di scrivere qualcosa tipo Dim Abete as New Albero, lasciando che sia l'ambiente a decidere come implementare il tutto. Adesso mi viene da storcere il naso, però credo che il trend sia questo. E secondo me questo conduce anche alla strada della scomparsa degli sviluppatori, ne ho già parlato in passato, perchè i framework saranno talmente evoluti che sapranno rispondere alle esigenze di tutti, anche dei non-addetti ai lavori. Diventeremo tutti sviluppatori di framework, forse, perchè chiunque potrà accendere un PC e dirgli in un linguaggio naturale umano ciò che desidera.
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Nonostante questi discorsi, la programmazione rimarrà ancora a lungo un'arte, difficilmente riproducibile su una sorta di catena di montaggio. Perciò...facciamo finta che io non abbia detto nulla e.....diamoci sotto! :-D