AntonioGanci

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I danni delle stime sulla produttività

Nel libro Peopleware è riportato uno studio di due ricercatori dell'Università del New South Wales di nome Michael Lawrence e Ross Jeffery, i quali hanno misurato la produttività di progetti stimati in diversi modi.
Ecco la tabella con i risultati:

EFFORT ESTIMATE BY
AVERAGE PRODUCTIVITY
NUMBER OF PROJECTS
Programmer alone
8.0
19
Supervisor alone
6.6
23
Programmer & supervisor
7.8
16
System analyst
9.5
21
(No estimate)
12.0
24

Questo studio è del 1985, le metriche utilizzate sono simili alle CoCoMo sostenute da Barry Boehm.
Da questo studio è emerso che:
  • Il manager che non consulta il programmatore per stimare un progetto ha i risultati peggiori.
  • Le stime migliori sono quelle fatte da chi ha esperienza nello stimare i progetti.
  • Il programmatore che fa il lavoro tende ad essere ottimista nelle stime.
  • I progetti a più alta produttività sono quelli senza pressione sui tempi di consegna ("Just wake up when you are done").

Le stime sono fondamentali perchè determinano i costi MA paradossalmente li fanno anche aumentare.
Ai tempi dello studio i metodi agili non esistevano e mi piacerebbe sapere il valore della produttività nei progetti in cui si utilizzano.



Print | posted on martedì 29 agosto 2006 09:38 |

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# Re: I danni delle stime sulla produttività

<cit>I progetti a più alta produttività sono quelli senza pressione sui tempi di consegna</cit> che bello leggere questa frase, non sai quanto... :-D<br /><br /><cit>Le stime sono fondamentali perchè determinano i costi</cit><br />qui invece io ragiono diversamente, nel mio lavoro. Se il costo di un sw dipendesse esclusivamente dal tempo stimato per la sua creazione, ogni sw costerebbe uno sproposito.
30/08/2006 17:30 | Igor Damiani
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