Lo confesso: al Remix mi sono divertito un sacco: sia per le sessioni, ricche di contenuti nuovi anche rispetto alle sessioni viste nelle tappe del Community Tour; sia per tutte le chiacchiere tecnlogiche che abbiamo scambiato tra i tavolini dell’area dedicata alle community.
Molte delle domande che mi sono arrivate, in conseguenza della keynote su HTML5 e IE9 di Giorgio Sardo, vertevano sulla sovrapposizione che le funzionalità di HTML5 hanno nei confronti di Silverlight. HTML5 ucciderà Silverlight?
Assolutamente NO!
HTML5 sarà il prossimo stardard del W3C per la visualizzazione di contenuti sul web. Uno standard che, per quanto presto arrivi, arriverà comunque con molto ritardo sulle richieste che il mondo del publishing ha, da anni, rivolto al mercato. Uno standard che permetta la realizzazione di siti accattivanti, che permetta una completa fruizione di contenuti multimediali senza ricorrere a plugin di terze parti. Io non sono allergico ai plugin, ma in un epoca in cui “il browser” si sta affermando come principale strumento di comunicazione, non possiamo limitare la creatività dei designer ad una piattaforma che supporti un determinato plugin.
La morte dei plugin qundi? Per quanto riguarda il web inteso come worldwide, probabilmente i plug-in tenderanno a sparire. Se io realizzo una piattaforma per comunicare un messaggio, vorrei che questo sia percepibile (uso il termine percepibile perchè più aperto rispetto a visibile) dalla stragrande maggioranza del dispositivi, e non solo a quelli che supportano un determinato plugin. Oggi forse associamo il web al PC, ma sono già molti sul mercato i devices che non supportano i plugin più diffusi. Non sto solo parlando di iPad/iPhone, ma ad esempio di Windows Mobile, Symbian e via dicendo.
Ma il web non è solo worldwide. Esistono una marea di situazioni, in cui il target di riferimento non è affatto worldwide, i cui ambiti, anche molto grandi, permettono comunque la definizione di una piattaforma comune. In quei casi probabilmente avremmo bisogno di strumenti che consentano da un lato la possibilità di comunicare il nostro messaggio nella forma che desideriamo, ma dall’altro che offrano tecnlogie più specifiche che HTML5 come standard non può offrire. Smooth Streaming, maggiore User eXperience, uso di webcam e microfono, consumo di servizi RIA sono solo esempi che mi vengono in mente ora, ma che possono fare pendere l’ago della bilancia verso l’uso di Silverlight nei nostri progetti.
HTML5 e Silverlight quindi, a mio avviso, saranno in grado di dividersi compiti e funzioni, in base ai requisiti che il nostro sistema dovrà soddisfare, uno dei queli dovrà obbligatoriamente essere il target di riferimento.