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  • Questo blog si propone di raccogliere riflessioni, teoriche e pratiche, su tutto quello che riguarda il world-computing che mi sta attorno: programmazione in .NET, software attuale e futuro, notizie provenienti dal web, tecnologia in generale, open-source.

    L'idea è quella di lasciare una sorta di patrimonio personale, una raccolta di idee che un giorno potrebbe farmi sorridere, al pensiero di dov'ero e cosa stavo facendo.

    10/05/2005,
    Milano

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[MCAD.47] Data-Binding: in mezzo fra Control e sorgente dati

Usare il data-binding può veramente togliere gran parte del lavoro di scrittura del codice. In questi giorni lo sto esplorando ben bene, e devo dire che, sebbene ci siano molti modi diversi e sicuramente più ottimizzati per realizzare WF che prelevino i dati da un database, è veramente divertente e piacevole vedere cosa si può fare in così poco tempo. Si è sul serio molto più produttivi.

Non mi interessa parlare di DataSource, DataMember ed affini. In parte l'ho già fatto nel mio post precedente , in parte vorrei invece approfondire un discorso che, ancora una volta, mi ha colpito positivamente. Ovvero, parlare della classe Binding, che è una sorte di "ponte" che si trova a metà strada tra il nostro Control e la sorgente dati sottostante. Usando la classe Binding, infatti, possiamo intervenire nel momento in cui .NET fa il binding vero e proprio, e giocare come vogliamo. Vediamo un po' più nel dettaglio cosa intendo.

Qual'è lo scopo della classe Binding? A cosa serve?
Abbiamo detto che la classe Binding è il motore nascosto che fa muovere tutto il data-binding delle nostre WF. Quando chiamiamo il metodo Add della property DataBindings di un qualsiasi controllo, in realtà creiamo implicitamente un'istanza della classe Binding. Possiamo poi recuperarla accedendo alla collection DataBindings del relativo controllo, come ad esempio qui sotto, tratto da un'applicazione che sto creando proprio in questi giorni:

// recupero Binding accedendo alla collection DataBindings
Binding bnd = this.txtDenominazione.DataBindings["Text"];

La classe Binding espone, tra le altre cose, di due eventi importanti ed utili: Format e Parse. Il Format si scatena ogni volta che un'informazione viene formattata su un controllo. Il Parse si scatena ogni volta che un'informazione viene editata sul controllo ed aggiornata nella sorgente dati. E' sufficiente aggiungere un delegate per questi due eventi per manipolare a piacimento quello che "va e che viene, da e verso la sorgente dati". Ad esempio, banalmente:

Binding bnd = this.txtDenominazione.DataBindings["Text"];
bnd.Format += 
new ConvertEventHandler(formatta);
.
...

private void formatta(object sender, ConvertEventArgs e)
{  e.Value = e.Value.ToString().ToUpper(); }

Se dalla sorgente dati leggo la stringa "via giovanni pascoli, 14", nella mia TextBox apparirà "VIA GIOVANNI PASCOLI", proprio perchè l'evento Format si frappone. In questo caso, ho messo un semplice ToUpper() per convertire tutto maiuscolo: avremmo potuto fare qualsiasi altra cosa, nei limiti del framework (!). Stessa cosa all'inverso, possiamo gestire l'evento Parse per restituire alla sorgente dati l'informazione come vogliamo che venga scritta nel database.

Utilizzo avanzato del data-binding
Usando questa tecnica, ho fatto una cosa più che divertente.
Ho creato una piccola tabella ForBind su SQL Server con un solo campo DimFont di tipo int. Ho creato record a caso con i valori: 24, 16, 36, 6, etc. Ho cominciato un progetto WF nuovo, ho usato la toolbox per creare velocemente SqlConnection, SqlDataAdapter e un DataSet per caricare il contenuto della tabella ForBind.

Poi, ho creato (via codice, questa volta), un binding su una TextBox della mia WF tra la property Font e il campo DimFont. Ovviamente, compilando il progetto ed eseguendolo, ho avuto un exception. E' importante ricordare che se faccio il binding su una property di tipo xyz (int, string, Font, size e così via), la sorgente dati deve in qualche modo ritornare un oggetto dello stesso tipo. Tenendo a mente questo, ho scritto un piccolo handler dell'evento Format in questo modo:

private void formattaFont(object sender, ConvertEventArgs e)
{
    
int dim = (int) e.Value;
    e.Value = 
new Font("Tahoma", dim);
}

L'evento, come abbiamo visto, viene sollevato prima che la sorgente dati comunichi con il Control. Intercettiamo la chiamata, restituiamo un oggetto Font. Adesso, se eseguo il progetto, la TextBox usa un Font piuttosto che un altro in base alla posizione del record su cui sono posizionato all'interno della sorgente dati (ho aggiunto due Button per sfogliare in back e in forward passando per il BindingManagerBase).

Con la property Font magari ha poco senso: immaginatevi però che bello "bindare" il BackColor, o la Size o altre property che all'occasione posso rivelarsi utili

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Print | posted on venerdì 7 ottobre 2005 16:22 | Filed Under [ MCAD ]

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