Per chi preferisce sacrificare la libertà alla ricerca
della "presunta" sicurezza:
In Italia stiamo vivendo un paradosso: da una parte il Governo
Berlusconi ha presentato in Parlamento un disegno di legge volto a limitare
l'uso delle intercettazioni telefoniche, sia come durata massima dell'uso di
questo strumento che come divieto, pena gravi sanzioni pecuniarie per i
giornalisti, della pubblicità sulla stampa del testo delle intercettazioni
anche quando non sia coperto da segreto istruttorio e l'obbligo di avviso alle
persone intercettate ma non accusate di reati.
Dall'altra parte lo stesso Governo Berlusconi ha reso obbligatoria la
conservazione dei dati del traffico telefonico e delle comunicazioni
elettroniche, come e-mail e navigazione Internet, fino al 2007 e ha dato il
potere di intercettare le comunicazioni telefoniche ed elettroniche anche ai
servizi segreti, nel quadro della lotta al terrorismo.