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L'UGIblog di Marco De Sanctis
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Prime impressioni su WPF

Durante le festività natalizie, ho avuto modo di papparmi un paio di centinaia di pagine del libro di Charles Petzold su WPF; per il momento, ho toccato pochissimo (quasi nulla) XAML, dato che la prima metà del libro non lo tratta. Questa scelta, che inizialmente mi aveva lasciato piuttosto perplesso, è in realtà completamente giustificata: XAML altri non è che un modo per serializzare una gerarchia di oggetti e quindi, alla fine dei conti, in WPF riveste comunque il ruolo di "accessorio ", per quanto di fondamentale importanza; morale della favola: per studiare l'architettura di WPF se ne può fare benissimo a meno, in compenso ho scritto tanto codice C# e ho iniziato ad esplorare un po' il modello a oggetti del nuovo framework.

L'impressione è quella di trovarsi davanti a qualcosa di mastodontico, sia per quanto riguarda potenzialità e flessibilità, che a livello di complessità: nonostante il mio background professionale si basi per un buon 80% sul mondo delle applicazioni windows, i primi test mi hanno lasciato piuttosto spaesato. Le gerarchie degli oggetti sono estremamente più profonde rispetto a quelle delle WinForms 2.0, ma quest'approccio, che denota uno sforzo architetturale non da poco, ha permesso di implementare nativamente funzionalità evolute delle quali chiunque si sia occupato in passato di applicazioni windows ha sentito la necessità almeno una volta.

DependencyProperties, AttachedProperties (trattate da Corrado rispettivamente qui e qui ) e soprattutto il nuovo modello di routing degli eventi sono un'autentica manna dal cielo e vi assicuro che, nonostante magari possano sembrare un qualcosa di "inedito" rispetto a ciò che era la programmazione windows in passato, dopo un po' non se ne riesce veramente a fare a meno e tornare a Winforms dà una sensazione un po' di "vecchio".

Da appassionato, insomma, sono veramente entusiasta, ma resto ancora perplesso circa la diffusione che questo framework potrà avere presso il grande pubblico. Secondo me le Windows Forms avranno ancora vita lunghissima, WPF è decisamente complesso e soprattutto differente da tutto ciò che si è visto in passato, con il risultato che il passaggio a questa tecnologia potrebbe risultare molto ma molto costoso. E' ancora un po' presto per tirare le somme, mancano ancora tool di sviluppo concreti e anche la libreria di controlli è un po' lacunosa (il DateTimePicker dov'è?), ma allo stato attuale non riesco proprio ad immaginare la piccola/media software house che decida di sviluppare il proprio gestionale in WPF, ne ritengo molto più plausibile un utilizzo, ad es., per la produzione di una presentazione multimediale o per un software semplice ma che necessiti di essere graficamente accattivante.

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Print | posted on mercoledì 3 gennaio 2007 14:21 | Filed Under [ .Net 3.0 ]

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