Riuscirà Windows Phone 7 a intaccare il mercato delle tagliatelle alla bolognese?

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Direi che su Windows Phone 7 in questi mesi se ne sono dette tante. Io dopo averlo provato il modello “developers. Developers! DEVELOPERS!!” per circa un mese, posso dire la mia con cognizione di causa: sinceramente ieri il solo dubbio che ho avuto è se acquistare o meno un telefono senza tastiera come il nuovo LG E-900 che vedete nella foto.

Il primo confronto che viene naturale è con l’IPhone. Io non ho mai posseduto il telefono Apple, ho usato il modello 3G di amici e l’ho sempre considerato un ottimo prodotto, soprattutto per l’esperienza d’uso che è in grado di generare. La stessa sensazione l’ho avuta già dai primi minuti con Windows Phone 7, il client di posta è veramente fantastico, poi l’hub dei contatti, il browser dimostrano che il passo avanti fatto dalla versione 6.x del sistema operativo mobile è un passo da gigante.

Mi sono messo ad usarlo: mi sono scoperto usare l’outlook del Windows Phone nonostante avessi il pc acceso davanti a me e questo credo sia significativo del come alcune attività quotidiane del mio lavoro possano essere trasferite sul telefono.

Ci sono delle lacune, ovviamente: la mancanza del copia incolla in alcuni casi rende semplicemente impossibile fare alcune cose altrimenti naturali, come copiare una password ricevuta via email o sms su una pagina di un browser; l’impossibilità di usare la connessione 3G per navigare dal PC attraverso il telefonino a volte si fa sentire, specie se hai dimenticato la chiavetta UMTS a casa Winking smile.

Non so se il marketing Microsoft, riuscirà a sovrastare quello della concorrenza, ma spesso i fattori che indirizzano la scelta verso un determinato prodotto non hanno nulla a che fare con la qualità del prodotto stesso; o peggio ancora la qualità di un prodotto viene giudicata a priori, dando per scontato che quella marca sia meglio di un’altra.

“Carino, ha.. è un LG.”

LG fa schifo? Speriamo di no:  finora non ho mai avuto un LG. Il mio nuovo LG ha una ottima ricezione, un buon touch,  anche se ho notato nel display un contrasto un pelo elevato, nonostante il sensore di luminosità. La qualità dell’audio telefonico e del viva voce non è male: meglio dell’HTC P3600 che avevo prima.

E Microsoft? L’azienda di Redmond ha dovuto prendere delle decisioni, in alcuni casi decisamente drastiche. Prima fra tutte quella di non progettare direttamente il telefono, ma di dettare delle specifiche molto precise, sia nei confronti dei produttori che dei provider telefonici. Questo farà si che i telefoni Windows Phone 7 si assomiglino tutti,  ma alcuni potranno avere peculiarità interessanti per alcune tipologie di utenti. La “libertà di scelta” è un dare-avere, un bene per l’utente consapevole; un male per l’utente che si troverà imbarazzato nella scelta.

Un’altra decisione, molto discussa, è quella se dare ai developers un SDK che permetta un completo accesso alle risorse del sistema o se creare uno strato software oltre al quale non si può andare. Sappiamo tutti come è andata a finire: la scelta è caduta verso l’utente, che premendo il tasto “start” è in grado di interrompere qualsiasi task attivo che non sia quello di sistema che la priorità su tutto. Quindi addio al multitasking, alle applicazioni in background e alla compatibilità con le applicazioni per Windows Phone 6.x. Benvenuti però Silverlight, XNA e una suite di strumenti di sviluppo basati su Visual Studio 2010 ed Expression Blend scaricabili gratuitamente.

Quello che mi manca davvero è un database: è vero che le tecnologie cloud oggi ci forniscono questo servizio, ma è altrettanto vero che su un dispositivo mobile la connettività non è scontata come oggi può esserlo oggi in un PC desktop e ci sono alcuni scenari in cui uno storage basato su stream non è sufficiente. Per sviluppare applicazioni che possano accedere ad una discreta mole di dati occorre un database locale con una tecnologia di sincronizzazione sicura ed efficiente.

Windows Phone 7 è un prodotto innovativo che permette a chi oggi sviluppa con tecnologie Microsoft di entrare in un mercato nuovo, creato da quelli che oggi ne sono i player principali. Un mercato che ha buone potenzialità di espandersi sul quale c’è ancora tanto da fare e da dire.

Print | posted on venerdì 22 ottobre 2010 09:14

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