In esilio volontario

Probabilmente qualcuno ne è già a conoscenza: settimana scorsa ho rassegnato le mie dimissioni da Avanade e, a partire da dopo Pasqua, inizierò a lavorare a Bruxelles, in Belgio, per il Consiglio dell’Unione Europea.

Addio Italia, purtoppo devo abbandonare le tue Alpi e i tuoi laghi. So che mi mancheranno le tue bellezza naturali, ma tutto il resto mi spinge ad andarmene.

Inoltre, in Italia il poco “web” è considerato ancora un suppellettile, ancora più che non il resto dell’IT, ed è quindi sviluppato principalmente da web agency, non da aziende di consulenza IT.

Già al mio ritorno dalla Nuova Zelanda avevo tentato la sorte iscrivendomi al concorso per entrare a lavorare nella Comunità Europea, e finalmente, dopo 2 anni e mezzo (1 anno e mezzo di concorso e 1 anno di attesa per essere pescato dalla lista) mi hanno offerto un posto all’interno di un istituzione della Unione Europea: e anche un posto molto interessante. Sarò team lead e architect del team che sviluppa i siti pubblici del Consiglio dell’Unione Europea.

In realtà ci sono anche dei motivi collegati al tipo di lavoro, dei quali ho parlato sul mio blog in inglese:  So Long Avanade, and Thanks for All the Fish. Ma la voglia di andare via dell’Italia e l’arrivo ormai quasi inaspettato dell’offerta dal Consiglio sono state le due cause scatenanti.

Anche Daniela si è già dimessa, e dopo aver imparato il francese si metterà alla ricerca di un posto come UX. Fortunatamente in Belgio è un ruolo rispettato e richiesto, a differenza dell’Italia.

Per quel che riguarda la community, continuerò, insieme a Emanuele e Claudio a gestire UGIALT.NET e ad organizzare le prossime conferenze.

E ora, ancora meno di due mesi da passare in Italia e poi svalicherò le Alpi per andare verso il Belgio.

«febbraio»
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