Nel 1994 la Microprose fece uscire uno dei videogame che mi sono piaciuti di più in assoluto: X-Com Enemy Unknown. E' uno di quei giochi che oggi credo facciano sorridere. Oggi siamo abituati a giochi di strategia in tempo reale, mentre il primo X-Com (e quelli successivi della saga) era a turni. Ma, ragazzi miei, se non avete mai giocato ad X-Com, non sapete davvero cos'è un ottimo gioco. :-)
Il tutto prendeva il via il 1 Gennaio 1999, con incursioni sempre più frequenti un po' in tutto il mondo da parte di alieni non meglio identificati. I diversi governi del mondo istituirono una task-force, chiamata per l'appunto X-Com, che aveva il compito di indagare, bloccare, combattere questi alieni. Il gioco era molto strategico: bisognava costruire basi nei posti giusti, comprare armamenti, sviluppare nuove tecnologie, effettuare ricerche, andare in missione a seconda di dove sbucavano fuori gli alieni. Si cominciava con la tecnologia tradizionale terrestre (armi da fuoco, caccia all'inseguimento di UFO, giubbotti anti-proiettile classici), ma durante le missioni si raccoglievano armi e dispositivi alieni, grazie ai quali si poteva migliorare il nostro equipaggimento. La schermata che ci informava del completamento di una ricerca rimarrà sempre nel mio cuore!: era una gioia davvero, perchè si allocavano un certo numeri di scienziati per studiare un determinato argomento (più era alto il numero di scienziati, minore era il tempo richiesto) e quando si arrivava alla fine, si correva subito a leggere la Ufopaedia per leggere il risultato. Questo sbloccava la costruzione di nuove tecnologie per i caccia, per le armi, nuovi dispositivi e così via...Man mano che il gioco progrediva, si era quindi sempre più efficaci, si catturavano alieni, li si interrogava e via così...fino alla missione finale su Marte.
Il gioco, credetemi, era favoloso sotto ogni punto di vista, perchè bisognava tenere sotto controllo tutto: dalle dimensioni della base, al numero degli scienziati e degli ingegneri occupati, l'inventario, la salute dei soldati, e così via. Ritengo che il primo X-Com fosse il gioco giusto al momento giusto: quelli erano gli anni di X-Files, ci avvicinavamo al 2000 e quindi c'era quell'atmosfera un po' strana da fine millennio. Oggi le cose sono un po' diverse, i giocatori di strategia pretendono (forse) di più.
Del primo X-Com sono usciti anche dei seguiti: a qualcuno di questi ho giocato, ad altri no. Il gameplay è fortunatamente rimasto sempre lo stesso: basi, missioni a turni, equipaggiamento, ricerche e tecnologia. Questa mattina è stato rilasciato UFO Afterlight, nuovo episodio della saga, completamente ambientato su Marte. Il gioco per adesso è venduto esclusivamente on-line da Sprocket Games ed è disponibile nella sola lingua inglese. Il costo è di Euro 29,30.