Negli anni 2003-2004 ho lavorato in una piccola 
software-house a Milano. Per "piccola" intendo 3 sviluppatori, 1 segretaria, 2 
venditori, 1 capo. Uno dei posti peggiori in cui abbia mai lavorato. E' stato - 
professionalmente parlando - un periodo pessimo: tariffa giornaliera molto 
bassa, discussioni e litigate quotidiane, sballottato da una parte all'altra 
d'Italia per fare le demo del software che sviluppavamo, preparazione di decine 
di CD d'installazione senza una procedura automatica, accuse continue per aver 
cancellato il file xyz dal server, aperture sistematiche di SourceSafe 
per andare a chiedere a Tizio-Caio-Sempronio la motivazione di una certa 
implementazione a frmValuta (si lavorava con VB6), la Posta in Arrivo 
costantemente piena di e-mail della solita persona. Insomma - non sto 
raccontando frottole - è stato un vero incubo, un mobbing in pieno 
regola.
Io in modo particolare, ed altri miei colleghi, venivamo sistematicamente 
accusati di scrivere male il codice, di non testarlo, di riempirlo di bachi, 
di non provarlo e di perdere tempo. Oggi pomeriggio, mentre seguivo il suo webcast, Lorenzo ha 
letto una domanda di non-so-chi-fosse.
Ha senso per una piccola società investire del tempo per scrivere 
codice per fare unit-testing?
La mia risposta è assolutamente SI', 
almeno per due buoni motivi:
  - Si incrementa drasticamente - 
  è ovvio - la qualità del codice 
  che scrivete: questo è il fine ultimo dello unit-testing, ci mancherebbe 
  altro!
- Una delle conseguenze del punto (1) è che è possibile dimostrare a chi di dovere che il codice è 
  testato, che funziona, che è tutto ok. Che lo unit-testing che 
  avete scritto copre il 60% o il 90% del codice che avete scritto
Quindi, anche se non avete Team System, datevi da fare con nUnit!!! E' un consiglio!
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