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• # re: penetrazione .NET

  dalla mie esperienza personale ti provo a dare 2 ipotesi:
  
  1- parecchie macchine dei laboratori di informatica montano solo linux così si preferisce insegnare java che è veramente multipiattaforma.
  
  2- gli studenti a casa possono utilizzare eclipse che è gratutito, con .net sarebbero costretti ad utilizzare visual studio express perdendo parecchie funzioni semi-indispensabili (se nel programma che hai menzionato era incluso anche un visualstudio per studente questa ovviamente non vale :) ).
  
  cmq a mio parere non è così importante conoscere il framework, se sai usare java passare a c# vuol dire solo passare un pò più tempo del primo mese di lavoro a leggersi un pò di documentazione.

  Left by marco at 28/05/2008 21:11
• # re: penetrazione .NET

  Io sono in ambiente universitario da molti anni, prima ing. elettronica e adesso ing.informatica, e posso solo concordare con il fatto che Ms non viene nemmeno menzionata tra le possibili scelte di sistemi "seri".
  Non c'è "una" colpa di questo, forse la condizione arriva da alcune scelte poco chiare di Ms di anni fa, e quindi i professori stessi snobbano alla grande quasi tutto quello che è legato a questa compagnia.
  
  Io non me ne intendo tanto sui sistemi operativi, quindi non posso dare giudizi, esprimo un opinione riguardo allo sviluppo di applicazioni, dove trovo assurdo non dare spazio a .net.
  
  Come cose realizzabili siamo abbastanza equivalenti a Java, ma quello che vedo io è il tempo di sviluppo, un ambiente di sviluppo come visual studio, tecnologie come Linq che fanno veramente la differenza.
  
  
  E poi da non sottovalutare, che chi esce dall'università, ha una probabilità molto maggiore di avere a che fare con Ms, Win, o .net che sia, e questo comporta un'ulteriore "nuovo" studio personale, della serie: "...ho appena finito di studiare e devo ricominciare di nuovo...".
  Nel mondo dell'IT questo è una cosa normalissima, ma dico, se ci fossero anche dei corsi "paralleli" che spiegano entrambe le tecnologie, si potrebbero avere maggiori vantaggi in termini di tempo, che non è una variabile trascurabile in questo mondo...
  
  
  Cmq la cosa non si risolve così facilmente, finchè tanti prof non ne vogliono nemmeno sapere, e sento frasi del tipo: "...le disgrazie non vengono mai da sole..." , "...implementazioni proprietarie...", "...non usate software che non rispettano gli standard...", "...va bene solo per videogiochi...", "...purtroppo è pieno di bachi...", "...in situazioni importanti non si usa..." , "...quella nota casa di software con la M..." cose simpatiche, e con qualche fondamento di verità sicuramente, ma analizziamo bene prima di prendere decisioni drastiche, soprattutto quando si parla di sviluppare applicazioni, dove conta molto di più l'aspetto "architetturale" e "concettuale" piuttosto che il codice vero e proprio.
  Quindi scrivere codice dovrebbe essere il più agile possibile dato che un'applicazione l'ho già fatta prima nella testa e sulla carta e devo solo "tradurla in linguaggio macchina"...
  
  
  Da parte di Ms cmq servono forse delle scelte più decise e meno di marketing...siamo sulla buona strada e forse poi l'opinione popolare potrebbe cambiare, al momento vedo una penetrazione .net solo nel campo e in internet, ma quasi inesistente a livello scolastico.
  
  
  Tutto ovviamente è solo un parere personale, basato sulle mie esperienze in merito.

  Left by Matteo Raumer at 29/05/2008 13:22
• # re: penetrazione .NET

  Faccio parte del cosiddetto "mondo dell'industria" e quindi legato a tecnologia, nel mio caso, Microsoft. Parallelamente tengo un corso in Università (laurea in Informatica) in cui si parla di architetture orientate ai servizi. Gli esempi di codice, ... li faccio in C#.
  Devo dire che è l'unico corso in cui gli studenti vedono qualcosa del .Net Framework e C#. Il resto dei corsi di programmazione è incentrato invece su Java.
  La mia esperienza mi dice che nel mondo universitario c'è un certo pregiudizio nei confronti di Microsoft. I pregiudizi hanno un fondo di verità per certe cose ma nascondono anche molta ingnoranza per tutto quello che di buono ha fatto e fa Microsoft.

  Left by Daniele Mantovani at 29/05/2008 17:12
• # re: penetrazione .NET

  Anch'io ho recentemente aiutato il fratello di un amico che si é imbattutto quasi per caso in un progetto in cui fosse consigliato usare C#. L'università italiana é piena di quella "gente contro" che predica la bontà di Linux e Java contro Windows e Microsoft... In realtà nell'università semplicemente quasi nessuno conosce .NET e Windows in maniera decente...

  Left by Michele Bernardi at 29/05/2008 20:16
• # re: penetrazione .NET

  Non frequento più l'ambiente accademico da 4 anni ormai e devo dire che anche al tempo microsoft metteva a disposizione, per ca' foscari di venezia, licenze di vario genere (prettamente NT4, 2000 Prof. ed XP Prof. ), ma nulla a livello di sviluppo. Nemmeno VB6 per intenderci... Contemporaneamente i docenti scoraggiavano continuamente l'utilizzo di tecnologie "proprietarie", mentre vedevano di buon occhio quelle opensource. Al tempo ricordo che presentare una tesi (documentazione) scritta in LaTex anzichè una scritta in Word era cosa molto gradita... Analogamente una tesi scritta in Java era sempre migliore di una tesi scritta in VB6 o in un qualsiasi linguaggio di visual studio 2003.
  Ad oggi, da quanto mi risulta la stragrande maggioranza degli sviluppatori usciti dal mio corso di laurea utilizzano tecnologie .net anche se appena usciti dall'università non si aveva nemmeno una vaga idea di che cosa fosse il framework...

  Left by Massimo F. at 30/05/2008 14:04
• # re: penetrazione .NET

  Non pensavo di scoperchiare un tale vaso di pandora ma evidentemente la situazione e' peggiore di quanto immaginassi. Le Universita' dovrebbero fornire una conoscenza a largo spettro senza campanilismi di parte. E' triste constatare invece quanto pregiudizio esista ancora nei confronti di Microsoft e quanta indifferenza a riconoscere un fenomeno di mercato e di eccellenza tecnica che dovrebbe essere oggetto di studio e confronto obiettivo con altre tecnologie. Spero che in Microsoft prendano contromisure. Penso ci voglia qualcosa di ecclatante come per esempio l'organizzazione di un corso Universitario magari semestrale tenuto da docenti Microsoft sulle proprie tecnologie che ovviamente valga ai fini del corso di laurea e che magari valga anche come esame di certificazione Microsoft, che so' per esempio per il 70-536. Sarebbe qualcosa di innovativo a cavallo tra accademia e mondo del lavoro. Certo sarebbe uno sforzo per Microsoft ma con i loro budget non penso sia impossibile; invece il ritorno potrebbe essere devastante.

  Left by Moreno Borsalino at 30/05/2008 14:19