La sfera dei diritti della donna nella procreazione assistita. DPR 7 aprile 2005
art. 1, comma 1: «Al fine di favorire la soluzione dei problemi
riproduttivi derivanti dalla sterilita' o dalla infertilita' umana e' consentito
il ricorso alla procreazione medicalmente assistita, alle condizioni e secondo
le modalita' previste dalla presente legge, che assicura i diritti di tutti i
soggetti coinvolti, compreso il concepito»;
art. 1, comma 2: «Il ricorso alla procreazione medicalmente assistita
e' consentito qualora non vi siano altri metodi terapeutici efficaci per
rimuovere le cause di sterilita' o infertilita»;
art. 4, comma 1: «Il ricorso alle tecniche di procreazione
medicalmente assistita e' consentito solo quando sia accertata l'impossibilita'
di rimuovere altrimenti le cause impeditive della procreazione ed e' comunque
circoscritto ai casi di sterilita' o di infertilita' inspiegate documentate da
atto medico nonche' ai casi di sterilita' o di infertilita' da causa accertata e
certificata da atto medico»;
art. 4, comma 2, lettera a), limitatamente alle parole: «gradualita',
al fine di evitare il ricorso ad interventi aventi un grado di invasivita'
tecnico e psicologico piu' gravoso per i destinatari, ispirandosi al principio
della»;
art. 5, comma 1, limitatamente alle parole: «Fermo restando quanto
stabilito dall'art. 4, comma 1»;
art. 6, comma 3, limitatamente alle parole: «Fino al momento della
fecondazione dell'ovulo»;
art. 13, comma 3, lettera b), limitatamente alle parole: «e
terapeutiche, di cui al comma 2 del presente articolo»;
art. 14, comma 2, limitatamente alle parole: «ad un unico e
contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre»;
art. 14, comma 3, limitatamente alle parole: «per grave e documentata
causa di forza maggiore relativa allo stato di salute della donna non
prevedibile al momento della fecondazione», nonche' alle parole: «fino alla data
del trasferimento, da realizzare non appena possibile».
Per il Si, il termine concepito è troppo vago, e può essere a suo modo
limitativo. Votando a favore, si consentirà di ristabilire l'equilibrio sulla
scala dei valori etici.
Per il No, I diritti del concepito sono importati e per tali vanno
difesi. Non siamo noi a conferire la dignità di un essere umano. Ce l'ha per il
fatto di esistere.
Questo quesito è simile al primo, decidere come votare dipenderà dalla nostra
concezione di "Embrione".
Io voto SI/NO perché...
Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
powered by IMHO