Diritto delle Nuove Tecnologie: La settimana scorsa...15-21 gennaio'07

Dopo una lunga latitanza per impegni lavorativi, torno a scrivere sul blog con l’intenzione di aggiornarlo settimanalmente con notizie sul tema a me caro del Diritto delle Nuove Tecnologie.

Infatti vorrei pubblicare ogni inizio settimana (il martedì) un post nel quale verranno riassunti i fatti più importanti che hanno caratterizzato la settimana precedente. Questo per permettere agli appassionati delle nuove tecnologie di poter aggiornarsi facilmente anche sulla parte normativa di tali temi.

 

La settimana appena trascorsa è stata una settimana sicuramente interessante per i cultori del Diritto delle Nuove Tecnologie, grazie ad una sentenza della Cassazione sul tema dei download di contenuti protetti ed al ritorno in voga del processo telematico.

 

Sulla pronuncia della Corte Suprema, è importante rilevare come la stessa Corte abbia chiarito alcuni aspetti relativi agli art. 171 bis e 171 ter della Legge 633/41, meglio conosciuta come la Legge sul Diritto d’Autore, che danno respiro a chi normalmente condivide in rete materiale protetto

Infatti la Terza Sezione della Corte di Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi in merito alla precedente sentenza di colpevolezza emessa dalla Corte d’Appello del Tribunale di Torino nei confronti di due studenti.

Gli imputati avevano creato, gestito e curato la manutenzione di un sito sul quale venivano effettuati download di software ed opere cinematografiche tutelate dal diritto d'autore.

Peraltro questa gestione del sito avveniva su un PC situato in una associazione studentesca del Politecnico di Torino.

Gli stessi imputati erano stati condannati nei precedenti due gradi di giudizio in quanto, secondo l’accusa, l’attività messa in opera presupponeva la duplicazione del materiale protetto messo on-line, con relativa violazione del diritto d’autore per trarne profitto (171 bis) ed il successivo download, con relativa violazione del diritto d’autore in quanto il fatto commesso era per uso non personale (171 ter).

La Corte di Cassazione ha stravolto la sentenza, escludendo la configurabilità del reato di duplicazione abusiva in quanto la duplicazione non può essere considerata una operazione propedeutica al download. Infatti la duplicazione non può essere attribuita a chi mette on-line il materiale protetto, ma a chi materialmente lo salva sul server.

Inoltre la stessa Corte ha escluso anche la configurazione del reato 171-ter in quanto non vi è presenza alcuna dello scopo di lucro, elemento fondamentale per la configurazione del reato.

Infatti i giudici hanno chiarito che lo scopo di lucro è rintracciabile dove vi sia il perseguimento di un vantaggio economicamente apprezzabile, diversamente dallo scopo di profitto che include ogni mero vantaggio morale.

 

Invece, per quanto riguarda il processo telematico, la settimana scorsa si è ritornati a puntare i riflettori su quello che ad oggi sembra essere l’unica vera soluzione per rendere la “macchina” giustizia più efficiente.

In effetti negli ultimi anni diversi sono stati gli stanziamenti finanziari per la telematizzare la giustizia ma, grandi proclami a parte, fino ad ora pochi sono stati i risultati, tanto da far credere a molti addetti ai lavori di un progetto utopistico.

La settimana scorsa, proprio sul processo telematico, ha lanciato l’allarme il CNR che ha fatto sapere che l’e-justice è lontana, mentre il sistema giustizia è al collasso.

A tali affermazioni hanno replicato il Ministro dell’Innovazione del Pubblica Amministrazione, Nicolais, ed il Ministro della Giustizia Mastella; il primo affermando “interverremo su Sanità, Pubblica amministrazione e Giustizia. Ci sono le condizioni per poter lavorare in maniera più incisiva alle nuove tecnologie” ed il secondo dichiarando che “alla situazione attuale si porrà rimedio”.

Inoltre alle parole sono seguiti i fatti, in quanto i due ministri hanno firmato un protocollo di intesa da 20 milioni di Euro da stanziare per l’informatizzazione della giustizia, con riserva di stanziare ulteriori fondi nelle prossime finanziarie.

 

Peraltro qualche passo in avanti, se pur timido, è già stato fatto in tema di e-justice, infatti il Tribunale di Milano proprio la settimana scorsa, alla presenza del Ministro Mastella, ha presentato i risultati della sperimentazione avviata nei mesi scorsi sul decreto ingiuntivo telematico.

Ad oggi sono già stati emessi i primi decreti ingiuntivi presso il tribunale milanese e ne sono già stati depositati un centinaio circa. Ed è proprio a seguito di questi risultati che è forte la convinzione di allargare la sperimentazione ad altri studi legali fino a rendere il decreto ingiuntivo telematico una procedura ordinaria all’interno del Tribunale di Milano.

 

Infine, sempre guardando a ciò che è accaduto la settimana scorsa, sembra continuare la fuga dai DRM da parte delle grandi major musicali.

Infatti dopo la notizia anticipata dal magazine Billboard nei primi giorni di gennaio nella quale si parla di un possibile abbandono da parte della EMI della tecnologia DRM sui CD di prossima uscita, la Virgin France metterà a disposizione una piattaforma on-line dalla quale si potranno acquistare circa 200.000 file musicali senza alcun tipo di DRM applicato sui file stessi.