Nei giorni scorsi il Tribunale di Milano ha emesso la prima condanna su territorio nazionale a discapito di chi si è reso colpevole di truffe attraverso operazioni ormai conosciute dall’opinione pubblica come phishing.
A farne le spese sono stati un lituano e un russo che si sono visti infliggere rispettivamente 4 anni e 4 anni e mezzo di carcere, oltre una sanzione cadauno di € 4.000 per aver creato una sofisticata organizzazione criminale che grazie a documenti e carte di credito falsi hanno creato società ed aperto numerosi conti bancari per creare un giro di riciclaggio di denaro sporco.
Tale riciclaggio passava per più o meno ignari correntisti italiani, adescati in rete dai truffatori e coinvolti in un apparente legale flusso di capitali.
La truffa è stata smascherata dalla Guardia di Finanza che ha provveduto all’arresto nello scorso gennaio.
La vicenda però non pare essere giunta al termine, infatti i magistrati stanno vagliando la posizione di più di 80 intestatari di conti bancari che si sono, più o meno consapevolmente, prestati alla truffa.
Insomma le vittime del phishing rischiano oltre al danno…la beffa!!!