So che sono fuori tema, non c'entra nulla con tutto il resto ma più volte vi ho considerato più che amici e anche stavolta mi sento di condividere con voi questo momento.Ieri ho varcato la soglia delle 41 primavere e riflettevo sul fatto che nel corso degli anni ho avuto amici o presunti tali disposti a prender su il telefono e chiamarmi.Negli ultimi tempi, vuoi per i miei impegni vuoi per alcune vicissitudini personali, non ho potuto coltivare molto le amicizie, il risultato è stato che solo i miei parenti si sono ricordati di me.Non mi è mai importato molto perchè credo che i "veri amici" non hanno bisogno di dare continue dimostrazioni di affetto; la verità è che mi è mancata molto la telefonata di mio padre, che se ne è andato prematuramente pochi mesi fa, mi è mancata molto la sua voce calda pronuciare le solita ma amorevole frase :
"Buongiorno e auguri figliolo, come sta il mio asinello?Quanti sono? ... , tanti ne aveva il mio somarello"
Iniziavano così le giornate del mio compleanno, con queste poche ma indispensabili parole, che solo ora che non le posso più sentire, capisco quanto siano state importanti per me, insieme alla persona che le pronunciava.Forse è questo il messaggio che mi voglio dare, cercare di vivere la vita che mi circonda, pienamente, riuscire a dare il giusto peso a quello che ritengo indispensabile ma non lo è veramente, assaporare i piccolissimi momenti di gioia che la vita ci riserva intensamente.
Scusatemi...