Bene, scusate l'enorme ot, collegato al mio recente post sempre ot sulla questione AIIP e Dario Denni. Ho trovato al quanto mortificante la risposta che quest'ultimo stamane ha lasciato in commento al mio post.

In una frase - che riporto per meglio argomentare - Denni esordisce così:

"Inoltre il tuo collega mi ha detto telefonicamente che hai subito un incidente grave e che avevi bisogno di soldi."

Un attacco personale, sul mio stato di salute e sulla mia persona che neanche sono lontanamente l'oggetto della comunicazione e il presupposto del contatto che si è cercato di instaurare. Ha cercato di giustificarsi rovesciando praticamente la frittata, facendo credere che il fatto che abbia perso recentemente e per sempre la vista ad uocchio sia stato il motivo che ha spinto il mio collega a mandare quell'e-mail di presentazione del suo prodotto. Mi ha fatto passare come un mendicante accattone che cercava elemosina dall'AIIP e dalla sua ignobile e millantante persona, promettendomi una querela semplicemente perchè ... non l'ho nemmeno capito io.
Un attacco poi anche professionale, dandomi del "venditore aggressivo" come se il Sig. Denni avesse mai trattato affari con me, cosa che non mi pare sia mai avvenuta perchè persone del genere me ne guardo bene dall'intrattenerci rapporti anche d'affari.

Ecco, visto che è tutto il giorno che mi ci sta rimuginando il fegato, vorrei che leggeste la sua risposta. Vorrei soprattutto capire da voi e con voi da chi le organizzazioni sono rappresentate. Non penso che una persona si possa permettere di calunniare così un'altra semplicemente perchè non sà come argomentare il suo modo prescioloso di aver risposto ad una domanda per la quale - torno a ripetere - bastava anche un "Non possiamo aiutarla in merito perchè i provider sono indipendenti e autonomi e possono adottare gli strumenti che meglio ritengono opportuno, ecc. ecc.".

Sono aperto a critiche e scusate di nuovo lo sfogo.