Con l'ufficiale presa di posizione di Veltroni, adesso ho finalmente capito (anche se ne avevo il sospetto) a cosa servirà il nuovo partito democratico pubblicizzato da Prodi et compagni.
Sarà un nuovo sistema per far sparire altri soldi dalla tasse dello stato date regolarmente a beneficio anche a questo partito di nuova costituzione.
Nuovi soldi destinati a finanziare personaggi che dovrebbero rappresentarci, ma che come sempre se ne sbatteranno di fare il vero interesse dell'Italia e della popolazione che vi abita (Parlo di tutta la popolazione e non solo della "classe dirigenziale" ndr).
Non ritengo infatti vero che l'affermazione "un partito nuovo, fatto di giovani ..." voglia dire mettere al comando l'ennesima persona che della politica ormai ne ha fatto un ragione di vita (e di salario) .
Persone nuove, per me vuol dire un "caio" qualsiasi che si è abbondatemente rotto i maroni di sentirsi propinare sempre le solite quotidiane cazzate di "riduzione delle tasse", "problema pensioni", "grandi opere che s'han da fare", "diritti dei cittadini" e chi più ne ha più ne metta.
Credo che pochi e semplici punti siano la base iniziale perchè l'Italia torni a funzionare.
1) Riduzione del 50% della forza politica con effetto immediato
2) Riduzione del 75% dello stipendio della restante forza politica, o in alternativa corrispettivo fisso dal quale i singoli detranno tutte le loro spese (auto, autista, cinema, ristoranti, biglietti aerei, dentisti, cure termali, ecc).
3) Soppressione delle province. Al massimo si può pensare alla loro esistenza riducendo i "capi settore" e i "dirigenti" sempre assenti e allo scorporo delle funzioni, ovvero evitare inutili ripetizioni di uffici e compiti distibuiti tra enti statali e provinciali.
4) Applicazione di un sistema di meritocrazia dalla A alla Z in tutto il settore pubblico. Se a fine anno hai raggiunto un certo punteggio, continui a lavorare, altrimenti baci e abbracci. Finirebbe la storia che gli uffici pubblici sono aperti dal lunedì al venerdì solo la mattina e il pomeriggio di martedì e giovedì e che quando ti danno gli appuntamenti c'è una fila enorme o l'impiegato si è ammalato il giorno prima.
5) Riappropriazione da parte dello Stato di quelle strutture pubbliche di interesse nazionale e relativo investimento affinchè le stesse strutture concesse in uso in parti uguali a tutte le aziende che vogliano concorrere, possano contribuire allo sviluppo del paese e non alla sua retrocessione in favore di redniconti trimestrali e bilanci attivi (leggasi Telecom, Autostrade, Enel, ecc.)
Ultimo di una lunga - ma ovviamernte accorciata - serie di cose che andrebbe fatte.
Che a parlare di patti sociali, di problematiche sul lavoro, di pensioni e di quanto sia dura vivere con 400 euro al mese siano i diretti interessati, non persone che appena uscite dalle aule di Monte Citorio o da Palazzo Madama si scordino completamente della cosa fino alla settimana successiva.