Per chi, come me, si ostina a credere che il C++ rimanga un linguaggio
affascinante e sempre pieno di sorprese, consiglio i libri che sto leggendo
(alcuni per la terza volta):
Che cosa hanno per me questi libri di così speciale?
Propongono questioni
di utilizzo del linguaggio che mai mi sarebbero venute in mente, anche passando
anni sulla tastiera.
Le persone per cui lavoro mi hanno chiesto di redigere un documento di
C++ Best Practices e lo sto costruendo partendo dalla mia esperienza e
da questi libri.
In particolare l'ultimo della lista, che ho appena iniziato a leggere,
promette molto bene. E' concentrato esclusivamente sull'utilizzo dei template
ossia su quello che viene definito polimorfismo statico.
E' vero: il framework consente di aumentare terribilmente la
produttività...noi lo stiamo usando pesantemente ormai, ma un buon
programmatore C++ secondo me non ha problemi a diventare un buon
programmatore C#-VB-C++/CLI (ovviamente conoscendo cosa il framework mette
già a disposizione), mentre non penso che sia vero il contrario. Il C++ va molto
più a fondo su certe tematiche e come disse Giuseppe
Dimauro ad uno dei WPC passati: "il C++ ti fa sentire l'odore del
processore".
Spero di non aver offeso nessuno, anche perché non è mia
intenzione.
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