Sabato 8 settembre, Milano, via Mercanti, ore 9.20.
All'angolo con piazza Cordusio stanno montando dei banchetti per le "solite" raccolte di firme: per la pace, per Green Peace, per i referendum, per la sicurezza...
La gente passa e e tira dritto, io con mia moglie e le mie due figlie (3 e 8 messi la prima e 2 e 3 giorni la seconda) ci incamminiamo verso via Dante: destinazione il Castello (della principessa, come lo definisce la mia primogenita) e il parco per un sabato mattina diverso.
Sabato 8 settembre, Milano, via Mercanti, ore 11.38 (l'ora è precisa perché mia moglie me la aveva appena chiesta per sapere se eravamo in ritardo per il pranzo...).
Attraversando piazza Cordusio vediamo un assembramento insolito a uno dei banchetti: ci sarà, come il giovedì prima, il modello della pubblicità di Dolce e Gabbana che firma autografi?
Si intravvede una telecamera, è la RAI: cavolo allora deve esserci qualcuno di importante a quel bnchetto con la bandiera della pace...
Mia figlia Elisabetta inizia a incuriosirsi e allora cerco di avvicinarmi per capire cosa succede, all'improvviso un ragazzo (neanche troppo giovane) salta fuori dal nulla con un megafono e strilla: "Lo vogliamo far sentire a tutti?" "Siiii" risponde la gente, "Allora al tre. Uno, due, tre..." "VAFF....OOOOO", "Uno due tre", "V....." e così per una decina di volte.
Elisabetta, che ha appena iniziato il secondo anno di asilo (ops, scuola dell'infanzia) sgrana gli occhi e mi dice "Papà, perché tu mi sgridi quando dico le parolacce? Loro le dicono forte..."
Sabato 8 settembre, Cerro al Lambro (il mio paese :-) ), ore 12.50.
Sto guardando Sport Time (ebbene sì, ho SKY) in attesa della partita di rugby Nuova Zelanda - Italia, quando viene comunicato che durante le prove di qualificazione per GP di Italia la polizia giudiziaria ha consegnato ai box della McLaren tre avvisi di garanzia in diretta mondiale da parte della magistratura di Modena.
Sabato 8 settembre, Cerro al Lambro (sempre nel mio soggiorno...), ore 20.40.
Pre partita Italia - Francia (premetto che il calcio non piace, ma mia moglie voleva vedere la nazionale e data la scorpacciata di rugby che mi farò, ho volentieri acceso la TV su RAI1 per vedere la partita).
Sento Capello e Tardelli, dirsi strasicuri della signorilità del pubblico del Meazza, tanto più dopo gli appelli di Fabio Cannavaro, che faremo esattamente come i tifosi francesi nella gara disputata in Francia, ecc., ecc...
Alla prima nota della Marsigliese si leva un coro di fischi che quasi non consentono di udire cosa stanno suonando... Inquadrano i primi giocatori italiani della fila: Cannavaro sembra non credere alle sue orecchie, Zambrotta scuote la testa, Buffon si mette una mano davanti al volto... Il CT della nazionale francese in tribuna sorride come se pensasse: ora sono io la vittima!!!
Già dal primo episodio tra quelli elencati, mi sono vergognato: non ci potevo credere che se Beppe Grillo diceva di andare a dire v..... in piazza ci sarebbe stata gente che l'avrebbe fatto (che ingenuo, vero?);
Che dire della necessità di fare spettacolo della magistratura che non può aspettare un'ora per consegnare un avviso di garanzia (è inutile che si dica che l'avviso è una tutela per il soggetto a cui viene consegnato: sappiamo bene com'è la gogna mediatica dei media - e non solo quella - in italia)? D'altronde qual'è la novità?;
E dell'idiozia del popolo del calcio (sì proprio quello, e lo dico senza problemi: perché su 80.000 presenti allo stadio Meazza chi ha protestato contro gli idioti che fischiavano? Non basta non fischiare un inno nazionale per avere la coscienza a posto): e poi vogliono farci portare i bambini allo stadio di calcio...
Cosa vale la pena insegnare alle mie figlie che non venga vanificato in una sola giornata?
Cosa ha salvato la giornata?
Le interviste dei rugbisti azzurri che, dopo aver preso 76 punti contro la Nuova Zelanda, con la faccia piena (e non è un eufemismo) di lividi, si rammaricavano di non essere riusciti a fermare (?!) la nazionale numero uno al mondo?
Forse è troppo poco...
Forse...
Oppure no...