Ho scritto fiumi di codice in VB6. Quando è stata l'ora del passaggio a .NET, altro mondo: ma quale linguaggio usare? VB.NET o C#? C# è cool e VB.NET era la naturale scelta.
Dopo aver letto l'instant book di Daniel Appleman ho capito che vb.net era più produttivo, ma più "verbose". Oggi trovo faticoso sviluppare in vb.net, per una più difficile lettura del codice e perchè fare "switching" tra un linguaggio e l'altro distoglie la concentrazione (differenti modi di fare le stesse cose).
Dopo oramai 5 anni, mi son ricordato di quella scelta da un articolo del mitico Jeff Atwood di Coding Horror, sui configuration section handlers, dove è presentato il codice d'esempio compresso in zip sia in vb.net (10Kb) che in c# (5kb). Com'è possibile che sia il doppio? La compressione Zip comunque riduce le ridondanze del linguaggio (If End if, ad esempio). In realtà le linee di codice vb.net sono addirittura minori (di poco) di quelle C#, ma:
VB.NET has something called a root namespace, which is different from the C# default namespace. Whenever a root namespace is defined (in project properties) it's added behind your back.
Ecco spiegato. E sfatato il mito, sempre che usiate lo stile di programmazione di Jeff Atwood, che si produca più codice.
Io continuerò a "switchare" da un linguaggio e l'altro, ma scelgo C# come primo linguaggio. :-P