Premessa: quanto scrivo è TRASVERSALE ad
ogni schieramento politico, non vuole essere una presa di posizione nei
confronti dell'una o dell'altra fazione.
E' notizia di oggi che i Verdi si sono lanciati in una
campagna in favore dell'open source, per sostenere il
diritto del pinguino ad "uscire dalla gabbia" nella quale la corporation di Bill
Gates sta cercando di rinchiuderlo.
Mi fa quantomeno sorridere il fatto che costoro dicano in giro di
essere da anni in
prima fila nella battaglia per la diffusione dei software e dei sistemi
operativi "open source", ovvero quelli che vengono messi a punto attraverso il
contributo "aperto" anche all'esterno e che l'utente non è obbligato ad
acquistare a scatola chiusa, ma può tarare e adattare alle sue
esigenze.
Ma per piacere... come se l'utente (anche quello
esperto, eh... mica solo l'impiegato del catasto) si possa svegliare la mattina
e modificare il kernel perché così la macchina ha prestazioni migliori...
Se riesce ad installare Flash Player è grasso che cola! Questi sono proclami che
si basano sull'ignoranza della gente, esempio palese di demagogia da quattro
soldi, fatta di sparate e basta, senza alcuna base di quella cosa che risponde
al nome di "informarsi".
Interessante anche la proposta di legge per introdurre Linux
nelle pubbliche amministrazioni per risparmiare sul costo delle licenze, come se
i sistemi server, l'assistenza, la formazione, la difficoltà maggiore nel
reperire assistenza qualificata, e quant'altro ancora, non concorressero affatto
al costo di un sistema informatico.
Scusate lo sfogo, ma queste cose le sopporto sempre
meno.
Fonte: http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/politica/versoelezioni46/verdisoft/verdisoft.html
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