Ieri sera ho ricevuto una notizia che mi ha lasciato l'amaro in bocca: Una carissima coppia di amici ha deciso, dopo 22 anni, di chiudere la propria attivià (un negozio di dischi) e voltare pagina.
Quel negozio anni fa è stato per me un punto di riferimento e ritrovo, vederlo chiudere è un pò come vedere demolire l'asilo dove si è trascorso la propria infanzia, e ciò che rende la cosa ancora più triste è il fatto la motivazione è da imputarsi al cambiamento dello stile di vita.
Il modo in cui consumiamo la musica oggi non è più quello di 10/15 anni fa, oggi i CD li trovi nelle edicole allegati ai quotidiani oppure la scarichi (legalmente...) direttamente dai portali delle major, di conseguenza, il classico negozio di dischi non ha semplicemente più senso di esistere.
E qui la riflessione è passata verso mia figlia, la quale vedrà un giradischi come io vedevo un grammofono e che probabilmente non vivrà mai la sensazione di "toccare", seppure virtualmente, la musica, ma per lei non sarà altro che un file da scaricare o scambiare con gli amici.
A Lisa e Luciano un in bocca al lupo e che questa scelta possa portare loro, finalmente, un pò di meritata serenità.
A questo punto butto lì quella che secondo me sarò la prossima vittima: Le agenzie di viaggio.
Voi che ne dite?