Non sto parlando di Dungeons And Dragons, il gioco di
ruolo fantasy molto diffuso nel mondo.
Sto parlando di Drag And
Drop...
Molto incuriosito da Windows Workflow Fuondation mi sono letto i due
articoli più corposi su MSDN. Il fatto poi che i nostri blogger alla PDC ci
dicano che anche BizTalk sarà basato sulla stessa tecnologia, non fa che
aumentare la portata della mia seguente considerazione.
Più volte ai
workshop, ma non solo, si levano alcune lamentazioni sul fatto che gli IDE più
avanzati quali Visual Studio, diano la falsa convinzione che più o meno chiunque
possa diventare produttivo in poco tempo.
Vero è vero, ma produttivo è
sinonimo di buono?
Io credo decisamente di no.
La sensazione che mi danno
questi nuovi ambienti visuali integrati in Visual Studio è un misto fra grande
ammirazione e voglia matta di provarle, e la sensazione che tutto questo porti
grande confusione soprattutto in chi si avvicina per le prime volte al mondo
dello sviluppo software professionale.
Non fraintendetemi, WWF a mio avviso,
per quello che ho dedotto dai due articoli, mi sembra uno strumento eccellente
(e poi se lo dice anche Raffaele...), ma se penso all'esperienza che ho avuto
con i miei junior semplicemente con Visual Studio 2003, un po' sono preoccupato.
Mi spiego: quando gli ho messo in mano Visual Studio hanno provato un sentimento
di stupore nell'interagire con i vari designer, la possibilità di draggare
SqlConnection e SqlCommands dalla Toolbox, gestire nelle proprietà l'aspetto di
datagrid web e compagnia bella. Poi però quando in una winform hanno avuto la
necessità di aprire un thread separato e si sono accorti che interagire con i
controlli dal thread secondario faceva crashare l'applicazione, o quando in fase
di sviluppo il disegno del DB è cambiato e dovevano rimettere mano quasi da capo
ai controlli draggati nel designer, bè hanno capito che sotto c'è molto di più
(ad esempio sono rimasti basiti da concetti come le Custom Entities e i DAL, per
dirne una terra terra).
Lo ammetto sono stato crudele con loro: non gli ho
detto nulla di proposito, volevo che lo scoprissero da soli (su applicazioni
assolutamente innocue).
La morale è che con uno strumento potentissimo come
WWF, ho la sensazione che più o meno tutti si potranno mettere a giocare con il
giocattolo nuovo, creando workflow in cui dalla toolbox prendo un webservice
qui, un trigger là, lo condisco con una external activity e vai che ho
realizzato in pochi minuti un bel business process.
Si ok, bello, ma quanto
è stato valutata veramente l'implicazione (di sicurezza in primis) dell'uso del
webservice? e questo è solo un esempio.
E vi dirò di più, ho giochicchiato
con Team System e la sensazione è la stessa: fantastico (peccato che nella mia
azienda non lo potrò mai usare, è fuori dalla nostra portata), ma ho avuto anche
la sensazione anche di giocare al Piccolo Project Manager (o al Piccolo
Architect se volete...).
Comincio a diffidare della dockable window Toolbox
se devo essere sincero.
Poi in un angolino della mia mente si leva una vocina che protesta contro
Microsoft. Detto da me che ne sono un fan sfegatato, potrebbe apparire eresia.
La vocina mi dice, perchè WWF introduce una nuova simbologia che nulla ha a che
fare con gli standard tipo UML (intendo gli activity diagram)? Sarebbe stato
bello se i vari oggetti nella toolbox, una volta draggati nell'area di lavoro,
avessero assunto la forma standard UML (magari come opzione: visualizzazione MS,
visualizzazione UML). Insomma un singolo oggetto nella toolbox, che sta a
significare un concetto complesso, una volta inserito nell'area di lavoro, viene
disegnato inserendo diversi elementi di base UML già collegati fra loro. Non so,
questa spinta a creare standard MS non mi fa sentire a mio agio.
saluti
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