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Quando internet comunica emozioni

Girovagando per la rete, mi sono imbattutto in un sito che ho messo in cima alla lista dei miei preferiti. Internet sta diventando sempre di più un contenitore globale dove ci sta di tutto e di più, purtroppo sempre più spesso di qualità scadente.

Ciò che ho trovato invece mi ha lasciato di sasso, mi ha suscitato una bella emozione di gartuitudine e sorpresa, e pensare che si tratta solo di Flash... si Flash, quella stessa cosa che troppo spesso mi fa imbestialire quando mi imbatto in siti che vomitano animazioni gratuite, intro ed effetti grafici orpellosi, lenti a caricare e orribili al fine di cerare le informazioni che servono.

Stavolta invece la mano sapiente e sobria di una manciata di web designer e sviluppatori a mio avviso ha colto perfettamente lo spirito del portale, uno spirito di condivisione della conoscenza, lo spirito di donare qualcosa di veramente prezioso al mondo telematico globale.

Sto parlando del progetto "Turning Pages" della British Library, un progetto che tramite animazioni flash permette di sfogliare virtualmente alcuni manoscritti storici di importanza universale, manoscritti inaccessibili ai comuni mortali come me. Forse ai più sembrerà poco, o solo un surrogato della reale esperienza tattile ed olfattiva che potrebbe suscitare il maneggiare dal vivo tali libri. Eppure tutte queste giuste considerazioni non sono valse nel mio caso, e ieri sera ho passato almeno un paio d'ore a sfogliare tutto lo sfogliabile.

Ma a mio avviso c'è di più, c'è il valore intrinseco di questo tipo di pubblicazioni, il valore umano altissimo, il portare in qualche modo a tutti quelli che possono accedere alla rete, che sono infinitamente di più di quelli che possono accedere direttamente ai manoscritti, opere che raccontano di noi come esseri viventi. Tutto questo porta con se un messaggio che per uno come me ha un'importanza vitale, un messaggio che ci ancora alle nostre orgini e ci mostra da dove veniamo, offrendoci una chiave di lettura per cercare di capire dove stiamo andando.
Perchè osservare come siamo arrivati fino a qui, evitando di dimenticare come ci siamo arrivati, bè io credo sia un valore inestimabile nel momento in cui dobbiamo decidere dove andare.

Spero che in futuro ci siano sempre di più iniziative come questa, ad esempio mi piacerebbe moltissimo un portale multimediale libero, ben fatto, magari da qualche soggetto come la British Library, sulla Seconda Guerra Mondiale in particolar modo legata all'orrore delle deportazioni e dei genocidi.

Sempre per lo stesso motivo: per non dimenticare.

Saluti

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Print | posted on venerdì 3 febbraio 2006 16:28 |

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# re: Quando internet comunica emozioni

Grazie Igor... mi fa molto piacere che tu sia della stessa idea!
Saluti
03/02/2006 16:45 | Roberto Messora
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# re: Quando internet comunica emozioni

+1
L'animazione della pagina che gira e' bellissima, mi chiedo come sia stata fatta, mi piacerebbe vedere l'algoritmo.
Anche lo zoom non e' male. Grazie per la segnalazione.
03/02/2006 16:53 | Michele Bersani
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# Re: Quando internet comunica emozioni

[Con fiorello che imita ballando con le stelle]
Alejandroooo... nooove!!!
Davvero bello, adesso anch'io potrò cercare di decifrare il codice... :|

BTW: tutto bello... ma se clicco troppo a destra sulla pagina il flash mi fa una finta: inizia a girare la pagina, ma poi si ferma... X-|
03/02/2006 17:55 | Alejandro Gonzalez
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# re: Quando internet comunica emozioni

Fantastico...
03/02/2006 18:12 | Diego Guidi
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