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  • Questo blog si propone di raccogliere riflessioni, teoriche e pratiche, su tutto quello che riguarda il world-computing che mi sta attorno: programmazione in .NET, software attuale e futuro, notizie provenienti dal web, tecnologia in generale, open-source.

    L'idea è quella di lasciare una sorta di patrimonio personale, una raccolta di idee che un giorno potrebbe farmi sorridere, al pensiero di dov'ero e cosa stavo facendo.

    10/05/2005,
    Milano

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Perchè credo nel popolo...

Perchè la potenza di Roma non sta nel pavimento freddo del Senato, ma è nella sabbia del Colosseo.

Questa frase non è uscita chissà dove, è una citazione tratta dal film "Il Gladiatore", un film che sia io che mio fratello adoriamo. Per avere il vero potere, ottenere prestigio e ritagliarsi una propria fetta di mondo nella quale sopravvivere, non possiamo sfondare le porte principali: nella maggior parte dei casi, ci butterebbero fuori a calci nel sedere. Dobbiamo, dice la frase, passare un po' dalla porta di servizio, conquistare il popolo usando quello che più ama. Ai tempi della Roma Antica, conquistare il popolo equivale a conquistare la folla gremita nel Colosseo.
Ma parliamo di cose serie.

Conosco un amico, neolaureato, che vuole ritagliarsi il mondo bussando le enormi sfavillanti porte delle grandi multinazionali di telecomunicazioni: senza fare nomi, quelle che ci tempestano quotidianamente in TV con telefonini, offerte, modelle, stop alla telefonia fissa, etc. etc. Lui può farlo, ma lo ritengo un approccio che può essere migliorato. Sono assolutamente convinto del fatto che anche nel nostro mondo è il popolo a detenere il vero potere. Mi ha molto colpito la vicenda degli Artic Monkey, il complesso musicale inglese che sta riscuotendo un certo successo dopo l'uscita sul Web delle loro canzoni. Senza passare da impresari, senza investire milioni di dollari in campagne pubblicitarie, in promozione, nella creazione e distribuzione di CD e così via. Hanno consegnato la loro arte al popolo, e la loro bravura li ha ripagati. Per loro si è innescato un meccanismo inverso: mentre prima dovevano essere loro ad investire tempo e denaro, adesso c'è gente che fa a pugni per accappararsi il loro marchio. Tutto grazie al Web, a Internet.

Per questo ritengo che il Web sia davvero democratico e dà davvero una possibilità a ciascuno di noi. Non importa dove viviate, cosa facciate, investite in voi stessi con un blog, con un sito, con quello che volete: fatevi conoscere, ritagliatevi il vostro spazio, perchè tutto dipende da quello. Divertitevi, nel farlo, fate sorridere i bytes che generate quando scrivete post o quando compilate del codice. Senza il divertimento, non accade nulla.

Ho visto e vedo tuttora sogni che muoiono.
Ho un'amica - si chiama Francesca - che quando andava alle superiori, voleva lavorare nel settore del turismo. Voleva girare il mondo, voleva fare la hostess o la accompagnatrice turistica. Aveva un sogno meraviglioso, che pian piano sta morendo da quando ha trovato il ragazzo e sta mettendo - inevitabilmente - radici nel posto dove vive, a pochi km da casa mia. Molto tempo fa, quasi scherzando, le ho detto: apri un sito, anche usando spazi gratuiti, fallo amatoriale, nel tempo libero, non importa. Parla, una volta alla settimana, dei posti che visiti (anche italiani, non c'è bisogno di andare chissà dove), di dove vorresti andare: se fai le cose per bene, inneschi un meccanismo dove ricevi visite, scrivi e ricevi email, la gente ti conosce, parla di te. Gratifica molto, lo puoi scrivere sul curriculum. Invece ha sempre sorriso, forse non capendomi fino in findo. Io invece ci credo.

Un altro caso l'ho sentito poco tempo fa alla radio. 4 ragazze single hanno aperto un blog, nel quale parlano delle loro avventure romantiche più o meno riuscite. Stanno facendo scalpore, hanno il loro pubblico. Ne ho sentito parlare, mi pare, su Radio 105 e su Radio DJ. L'idea non è nemmeno tanto originale, ma loro l'hanno fatto per prime e hanno avuto il loro tornaconto.

Qual'è la morale, allora? Non so, ho espresso pensieri a casaccio, forse, ma alla fin fine voglio dire che il mondo moderno - soprattutto nel nostro campo - ci dà davvero potenzialità impensabili fino a qualche anno fa. E' incredibile la quantità di cose che potrei scrivere sul mio curriculum da quando frequento attivamente la community (che è un anno, se ci pensiamo bene): la certificazione in primo luogo, e via via tutte le altre. Deve assolutamente accadere anche in tutti gli altri settori, non ho dubbi su questo: dalla cucina al turismo, allo sport a chissà cosa. La stessa UGIdotNET (correggetemi se sbaglio) è nata così dal nulla, ed oggi è una realtà che tutti noi conosciamo. Molte cose, molto più di quelle che potete immaginare, nascono per caso, per passione, dal nulla, ma alla fine le idee migliori la spuntano.

Credo nel popolo, insomma, credo nel fatto che tutti noi possiamo consegnare la nostra arte a tutti, e ad avere un tornaconto in quello che volete: prestigio, soldi, curriculum migliore, capacità, etc. etc.

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Print | posted on giovedì 18 maggio 2006 16:10 | Filed Under [ Tecnologia ]

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# Re: Perchè credo nel popolo...

è molto importante capire però, che c'è tantissima gente là fuori che non ama mettersi in mostra. il vero problema non è avere strumenti per gratificare chi ha l'indole per parlare agli altri di se, ma quello di avers strumenti per gratificare tutti, anche coloro che molto più timidamente si affacciano alla vita. sarebbe davvero triste se per riempire un curriculum o farsi apprezzare per le proprie capacità fosse necessario per forza avere un blog, scrivere articoli, doversi fare pubblicità a tutti i costi. a me questo mondo non piacerebbe.
saluti
18/05/2006 16:19 | Roberto Messora
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# Re: Perchè credo nel popolo...

Igor, da un po' di tempo avevo in testa un bel progetto ma ho sempre avuto paura per mille motivi ad iniziarlo... beh, dopo questa iniezione di fiducia, mi sa che sabato lo dedicherò alla stesura delle specifiche!
18/05/2006 17:45 | Lorenzo Melato
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# re: Perchè credo nel popolo...

vera ed autentica saggezza.......
metterò un link nel mio blog sperando che ti possa fare piacere a te e ai tuoi bytes
18/05/2006 22:32 | #gio#
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# re: Perchè credo nel popolo...

Roberto, io non ho parlato di mettere in mostra se stessi, ma divulgare il proprio lavoro attraverso il Web che arriva ovunque, senza limitazioni e senza distinzioni. Non ho mai detto di aprire un blog per fare il figo: sto dicendo che se vuoi arrivare ad un certo obiettivo, strumenti come quelli offerti dal Web sono sempre sottovalutati, mentre generalmente si utilizzano quelli tradizionali.
Tutto qua, poi è ovvio che uno deve sottostare al proprio modo di fare, però secondo me il punto è questo.
19/05/2006 12:43 | Igor Damiani
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13/12/2009 18:50 | warmer link
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# york modeling

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08/04/2010 00:27 | york modeling
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27/04/2010 04:03 | studies stabilized news
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