Tratto da http://einsteinathome.org:
"One way to visualize the importance of detecting gravitational waves is
to think of the universe as a movie and gravity waves as sound. By studying the
movie with light, we can see what happens. By studying the movie with sound, we
can hear what happens. Although each of these methods gives us some information
on the storyline, we can only really understand what is happening when we can
see and hear the movie at the same time. This is why scientists are so excited
about being able to study the universe with gravitational waves and light
waves."
La citazione su Star Trek è voluta.
La tecnologia e l'approccio di questa
serie è un po' più realistica rispetto a Star Wars.
Partendo da questo articolo su punto-informatico.it che
parla di SETI@Home, ho girovagato sul Web, fino a raggiungere una pagina
del BOINC che illustra tutti i progetti portati avanti tramite la
tecnica del network computing.
Siamo nel 2005, questo è, per chi non lo sapesse, l'Anno della
Fisica. Cosa c'è di meglio quindi che partecipare al progetto Einstein@Home? Si tratta di un progetto che, sulla falsa riga di
quanto fa SETI@Home, permette di applicare il network computing per calcolare le
onde gravitazionali previste dal famoso scienziato. "Previste" proprio perchè
Einstein ha solo teorizzato la presenza delle onde gravitazionali (causate dalla
massa dei pianeti, per esempio) e la conseguente curvatura dello
spazio-tempo. Il software analizza i dati registrati da LIGO e GEO 600, due analizzatori che si occupano proprio di
registrare le onde gravitazionali, compito parecchio difficile perchè l'effetto
delle onde riscontrabile sulla Terra è molto debole e molto trascurabile.
Che dite, gli diamo una mano?
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