Il genere umano è davvero bizzarro. Ci sono persone che in un’ora ci fanno stare il mondo, manco fossero dei Winzip viventi. Se ci si distrae un attimo mentre queste persone parlano (uno solo, credetemi, ma maledettamente importante), va a finire che ci si perde concetti enormi, come la spiegazione di cos’è la relatività ristretta, oppure come gestire la concorrenza dei dati su una DataGrid con un db MSDE. Massimo rappresentante di questa categoria è Fabio Santini, che in 50-60 minuti riesce a condensare e a spiegare per bene la struttura molecolare di buona parte delle stelle della nostra galassia: senza dimenticare di fare battute e intrattenere il suo pubblico. Geniale.
C’è un altro genere di persone, però. Persone che ci mettono un’ora (la durata del webcast di ieri sera) per spiegarti la differenza tra immagini bitmap e vettoriali, suoni in formato Wave e MIDI, le differenze tra tastiera, mouse e keypad. Persone che devono dilungarsi per dirti anche un concetto banale, insomma. Cioè, voglio dire, se mi dici che un'immagine 320x200 contiene 64.000 pixel, riesco a capire da solo una 1024x768 ne ha 786.432. Se ogni pixel è rappresentato da 3 bytes (RBG), i calcoli me li faccio da solo. Siamo rimasti 15 minuti solo per questi concetti, che sono importanti, giusti e che meritano sicuramente approfondimenti di ogni tipo, ma non (secondo me) in un webcast maggiormente incentrato sulla programmazione C# dove ci si rivolge tra l'altro a gente esperta. Mah!!!
Ora, io mi chiedo una cosa. Credo che la stragrande maggioranza dei partecipanti di ieri sera siano, nell’ordine: sviluppatori (cosa provata da un poll del primo webcast, dove su un centinaio di persone, la maggior fetta era VB o C# developer), appassionati di informatica e videogame e, infine, esseri senzienti. Non voglio essere provocatorio, però (che una array di Double mi trafigga nella pancia se non dico il vero) per spiegare quei concetti ci volevano non più di 20-25 minuti, sul serio. Posso riassumere il webcast di ieri sera con queste parole: immagini bitmap e vettoriali, occupazione di memoria delle immagini, formati di suoni compressi e non compressi (wav, midi, ogg vorbis), controller (tastiera, mouse, joystick, keypad). Unica parte lievemente interessante è il multiplayer: rete a stella con un server centrale e (non ricordo bene il nome) l’altra struttura dove tutti i PC sono interconessi fra di loro.
Morale della favola: se fossi stato io ad organizzare un webcast, avrei sicuramente improntato maggiormente la cosa sulla programmazione nel senso stretto. Considerando che il videogame è sviluppato con il framework 2.0, ho considerato la cosa come un buon punto di partenza per vedere un po’ di C#, vedere le classi del nuovo framework e vedere un po’ di programmazione DirectX-managed. Invece le cose si stanno allungando un po’. I webcast complessivi sono 8 (l’ultimo è previsto il 26 maggio), ne abbiamo già fatti 3. Quando si arriverà alle cose serie? Cioè, voglio dire, ovvio che non mi possono far vedere in diretta tutte le linee di codice, però qualcosa di bello e che mi apra gli occhi spero vivamente di sì. Lo spero. Fino all’ultimo.
Ah, dimenticavo una cosa. Fabio, continua così. Da me avrai sempre occhi aperti e cervello acceso.