Quando parliamo di sicurezza e decrittazione delle password spesso e volentieri ci raccontiamo come avendo processori sempre più potenti o tanti PC in rete sia più facile (o diventi più veloce) un attacco brute force e di come, per fortuna, non sia possibile fare attacchi brute force con i processori attuali all'aumentare della dimensione della chiave di cifratura.
Un altro aspetto, parallelo ed interessante, è invece l'evoluzione dello storage, con dimensione nell'ordine del tera oramai disponibili anche su disco singolo a costi tutto sommato limitato e di come questo impatti sugli aspetti di decodifica di una password.
Cosa c'entra? Bhe, c'entra perchè recentemente è...