Ebbene, finalmente si è "congelato l'inferno" e posto il mio primo OT qui . Che poi, in realtà, è OT fino ad un certo punto - visto che comunque di informatica si tratta(ed ecco il perché della tilde, il famoso "circa", messo tra parentesi fuori dal tag per consentire comunque il filtering).

Riguardo il fatto che prima o poi sarebbe accaduto, non c'era alcun dubbio, almeno per me.


Questo post di Marco Birzaghi parla di una chiosa finale di Beppe Grillo(o Grullo ?) in un post di quest'ultimo.

Un pò di chiarimenti, diciamo così, preliminari: sono d'accordo che la scelta di un sistema dovrebbe essere tecnica oltre che pratica, senza guardare "cui prodest" a meno che non vi siano motivi specifici.
E' altrettanto vero, però, che una posizione di monopolio - anche se solo "di fatto" - è sempre un male, per il semplice motivo che impedisce agli altri di partecipare lealmente(e soprattutto, economicamente) alla "competizione".


Marco poi espone un commento che, a suo dire, riflette le sue stesse opinioni, per poi lanciarsi in una
filippica, mi si passi il termine, "contro" i progetti OpenSource. Si, lo so, non dice "l'OpenSource è male", ma lascia intendere che dell'OpenSource in quanto tale non ci si può fidare.

Chissà com'è, però, quando io dico delle cose su argomenti che magari non conosco proprio benissimo(e succede...) allora mi si dice "eh ma tu parli senza conoscere", però quando poi lo fanno gli altri... nessuno fiata.

Perché magari il nostro Marco non si è accorto, passando in edicola, che esistono tante riviste su Linux e probabilmente non ha mai provato a scrivere una URL come questa oppure questa.
Magari gli sarà anche sfuggito, ma si sa, non tutti conoscono i segreti di Google, che scrivendo "documentazione linux" e premendo "Mi sento fortunato" si finisce sul sito ZioBudda.net nella sezione(dici il caso...) documentazione.

Qualora però tutto ciò non fosse possibile farlo perché magari il modem non si installa, allora la casalinga di Voghera potrà, scrivendo a qualcuna di quelle riviste che trova in edicola, scoprire che esistono i Linux User Group e scoprire(per uno strano scherzo del destino, la città non l'ho scelta io, ma lui ) che proprio a Voghera ce n'è uno(il cui sito però sembra al momento irraggiungibile, altrimenti avrei postato il link).
Ecco che lì potrà trovare tutto l'aiuto che serve(il modem è uno dei problemi più comuni) e risolvere, anche magari per farsi aiutare ad installarlo e configurarlo correttamente(ed i conflitti hardware si risolvono...).

Infine, se proprio si vule provarlo prima di installarlo, esistono le distribuzioni Live, avviabili da CD senza fare(in alcuni casi) proprio niente. Vorrei anche far notare, giusto "en passant", che è molto comodo avere delle distro avviabili perché nella stragrande maggioranza dei casi sono un toccasana per computer che ad esempio non si avviano oppure per i quali non si conosce la password di Administrator e bisogna recuperare qualche file importante. Questo però con Windows non si può fare, non perché sia impossibile tecnicamente - ma solo perché Microsoft non lo consente, e siccome tutti i diritti sono suoi nessuno può modificarlo legalmente affinché la cosa funzioni. Come detto, sarebbe comodo, però non siamo liberi di farlo, perché Windows è un prodotto proprietario! Ecco, l'ho detto!

Riguardo agli sviluppatori Linux che "se ne lavano le mani"(parole tue, Marco), sarebbe bello avere qualche esempio, qualche fonte, sai perché le parole hanno un peso un pò diverso quando vengono supportate da una fonte rispetto a quando questo non succede.

Altro aspetto, invece, è la semplicità di Windows o Mac. Posso testimoniare in prima persona in quanto utente di entrambi i sistemi(si, sto usando un Mac da... uhm... Giugno in modo continuativo, inoltre mi è capitato di usarlo abbastanza spesso nell'ultimo anno e mezzo).
Ovviamente, Windows lo conosco e lo "capisco"(nel senso di conoscerne il punto di vista, diciamo) molto meglio di Mac - tuttavia secondo me sono tutt'altro che facili, specialmente Windows.

Però, a questo punto vale la pena fare qualche esempio Windows. Prendiamo il desktop: create due cartelle, con questi nomi: "Questa è' una cartella con un nome supermegaiperstratosfericamente lungo" e "Questa è una cartella con un nome lungo" . Noterete che sul desktop non c'è modo di distinguerle, specialmente se contengono molti files di tipo non omogeneo e non "riconosciuti" da Windows. Mac consente, invece, ad esempio, di colorare le cartelle in modi diversi, quindi anche se hanno dei nomi simili, quando sono colorate in modo differente si distinguono.

Quanto ai problemi hardware... provate ad usare un modem TRUST USB  in Windows e poi ne riparliamo. Si tratta del primo esempio che mi è venuto in mente(visto che l'ho sperimentato personalmente ed anche qualche persona che conosco di vista) ma certamente ce ne sono altri.

Cosa voglio dire con questo? Voglio dire semplicemente che un numero verde non sempre risolve i problemi, voglio anche dire che non sempre un supporto comunitario è inefficace, per questo basta constatare come lavorano gli MVP: qualcuno mette in discussione la loro preparazione? Mi pare proprio di no, e questo medesimo discorso vale anche per Linux(anche se non ci sono MVP... oppure è proprio quello il problema? Scusate, ma non resisto quando si tratta di teorie di complotto ).

Torniamo alla documentazione: certo, per alcuni progetti non ce n'è proprio, per altri è abbastanza scarsa, però nemmeno nel software proprietario le cose vanno molto meglio: vogliamo parlare di certe API di Windows dove la documentazione dice una cosa, ma il funzionamento è diverso?
Purtroppo - su due piedi - non me ne viene in mente qualcuna, comunque ci sono e non sono poche.
Quello che però voglio sottolineare non è l'imprecisione di per se, quanto piuttosto che su progetti così spaventosamente grandi(Windows, Linux, alcuni altri) è normale che sia così!

Ancora riguardo a chi lascia a piedi gli utenti. Scusate, non so voi, ma io sarà una quindicina d'anni che uso DOS prima e Windows poi, e da Windows 95 in poi ci sono sempre stati gli updates, le patch, tanto che in MS sono arrivati perfino a scrivere un programma che tiene traccia delle patch installate(non so come si può avere, so che esiste però) e cose simili. Mi sono sempre chiesto quanto tempo noi passiamo a riavviare Windows. Voi ve lo siete chiesti? Allora, diciamo che una buona parte delle patch richiede il riavvio. Diciamo che in un mese escono 10 patch. Diciamo che ogni riavvio richiede DUE minuti. Sono esattamente 240 minuti all'anno. 4 ore. Però, di media, probabilmente un singolo riavvio richiede più tempo(per "riavvio", intendo l'intervallo di tempo che passa da quando si preme "riavvia" a quando il computer è pronto per essere utilizzato). Ultima nota riguardo questo, io non sto considerando le installazioni dei programmi e le formattazioni , che anche sono cose relativamente frequenti.

Fate un pò di conti. Allora, chi è che davvero ferma la produttività e gli cascano le ruote?

Quindi per piacere, non diciamo cose "a caso" solo perché non abbiamo il tempo di riflettere.
Questo(è ovvio) vale anche per me, perché anche io alle volte sono ehm... sanguigno

Vediamo... penso di aver detto tutto... uhm... ah, no!

Quando però si dice che l'open source non è un modello di business conveniente, sono solo parzialmente d'accordo. Qualora si abbiano dei capitali ed una certa struttura dietro, può essere un modello altrettanto valido. Ovvio, poi, che se si è da soli, le cose cambiano. Cambiano perché è chiaro che il singolo non può competere con una "struttura" anche piccola. Come esempi, però, non vi porterò nè IBM nè SUN, ma... MOSAICO .
Si tratta di una piccola società(rispetto ai mastodonti) che ha un prodotto OpenSource(beh... quasi... io non lo considero OpenSource visto che fa uso di componenti commerciali per il reporting e manco economici) comunque con sorgente liberamente scaricabile. E "funziona", nel senso che sono diversi anni che hanno fatto questa scelta e sono ancora in attività, forse poi non gli va male - no?

Ah, qualche tempo fa, qualche giorno, ho ricevuto un commento ad un mio post dove si dice che io ce l'avrei con Microsoft. Questo non è vero, nel senso che io non ce l'ho con Bill Gates in quanto tale, piuttosto non mi piacciono i monopoli e Microsoft lo è, nei fatti, anche se io sono "nato" come sviluppatore in ambienti MS ed ho scoperto Linux troppo tardi(fino al 1995 non ho avuto internet).

Sempre Marco(eh... oggi ci sei capitato te... ) dice di non capire la "conoscenza libera"... vuoi un esempio? UGI è conoscenza libera, non protetta da copyrights, a codice aperto. Non avrebbe senso questo spazio se qualcuno postasse dicendo "HEY! Ho trovato la soluzione al problema $X, però per vedere come ho risolto devi spedirmi a casa 1000 euro che mica te lo dò gratis!"
Adesso è più chiaro?

Ancora, c'è una frase che mi è piaciuta particolarmente ed è questa:" Prima di fidarmi do sempre un occhio al codice per capire se lo leggo facilmente ed è fatto con criterio ;-p ". Ecco, qui sta una delle chiavi di lettura dell'Open Source: puoi vedere il codice che usi e decidere se fa per te oppure no,
correggerlo se non funziona ed usarlo modificato. Senza che nessuno venga a dirti assolutamente nulla!

Sarei davvero curioso di conoscere qualcuno che è riuscito a correggere qualche API di Windows, oppure a realizzare una patch per il medesimo, a parte MS(unica depositaria dei codici sorgenti).

Ho scritto questo articolo perché penso che quel post abbia parecchi spunti di riflessione, mi piacerebbe avere vostri commenti al riguardo.

Buona notte,

Andrea

P.S. Più tardi disinstallo IMHO 1.2 ed installo la 1.3 .
P.P.S. Sto preparando un articolo introduttivo a Delphi.NET e Windows Forms, poi ne farò uno su Delphi.NET e VCL.NET .

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posted @ lunedì 1 gennaio 0001 00:00 | Feedback (315) | Filed Under [ Altro ]