La domanda si ripete ovunque: ma in una realtà aziendale (di q.si dimensione) è giusto o no decidere un linguaggio comune per tutti? Secondo me è giusto definire un linguaggio di sviluppo e obbligare le risorse a utilizzarlo. Inutile dire che, tra i due, scelgo C#.
Le uniche eccezioni possono essere rappresentate da:
1. un team già avviato al vb.net
2. la presa in carico di un'applicazione esistente.
Nelle nuove realtà io opterei già dai colloqui per la selezione di risorse che sviluppano in C#. Per passare dall'uno all'altro basta poco - è vero - ma a volte i tempi sono davvero rigidi e alcune variazioni nel linguaggio possono creare non pochi problemi.
La più fastidiosa per me è la variazione nei namespaces.
Nel caso non venga definito un linguaggio comune, i problemi maggiori derivano dal passaggio di un progetto da una risorsa a un'altra con conseguenze, a volte gravi, per tempi di sviluppo critici. Come dire: raggiungiamo comunque la meta ma in un tempo più alto.
Accetto critiche a queste opinioni.
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