Il valore dell’IT in Italia è nullo, ma non importa ci si deve divertire lo stesso !

Ieri sera parlavo con un collega; di un conoscente che apre un bar e investe 200.000 euro nel materiale necessario per avviarlo e dall’altra parte di un possibile cliente che vuole un gestionale con accesso da remoto tramite mobile, smart client e web e mette a budget per averlo quanto ???? 1000 Euro (avete letto bene … proprio MILLE !!!). Questo è il mercato IT in Italia, questo è il valore percepito mediamente per l’IT.

E allora ti chiedi: ma chi te lo fa fare di lanciarti nell’innovazione, in WPF 4, WCF 4, Silverlight 4, lettori contactless, RFID, NFC, robotica quando il mercato in Italia non ne percepisce il valore ? Quando la nostra economia è ancora lontana anni luce dal capire il valore del software ? Quando il mercato IT in Italia si basa solo ed unicamente su fini finanziari senza alcun obbiettivo industriale di creare o migliorare qualcosa ?
O ancora quando vedi che una multinazionale potentissima come GSK decide di chiudere il reparto R&D di Verona perchè l’anno scorso c’è stato un incremento degli utili solo dell’11% rispetto al 14% comunicato agli azionisti, dove personalmente ho conosciuto le persone che lavorano nell’IT e sono rimasto colpito dall’efficienza, dalla competenza, dall’uso di SCRUM su tutti i progetti (rara eccezione in Italia), dalla voglia di innovare, d’imparare e di crescere.

La mia risposta personale è solo una: la passione per la tecnologia e l’innovazione, quella passione che ci spinge a studiare, capire, ricercare il modo di creare l’effetto WOW che fa scattare la molla, che fa capire le potenzialità del software. Quella passione che fa nascere grandi progetti, ma che soprattutto ci fa divertire. E’ vero, anch’io (inguaribile ottimista) ho perso fiducia nell’Italia del software e a volte vorrei tanto andare anch’io in America, dove credo che l’IT abbia un peso diverso, dove la natura competitiva della società (con i suoi pro e contro) spinge tutti a dare il massimo per creare, innovare, crescere, ma voglio credere che sia ancora possibile creare grandi cose anche in Italia, perchè ho conosciuto persone tecnicamente eccellenti, molte delle quali scrivono qui su UgiDotNet. Pensate come sarebbe bello unire tutti i migliori dev in un’unica società … … diventerebbe la Ferrari del software, altro che India (non me ne vogliano gli indiani :) )

Chiaramente so che come in tutte le cose ci sono 2 poli opposti e quindi qualcuno (probabilmente molti) non la pensa come me e preferisce seguire il modello Orso Balù del Libro della Giungla (come dicevo in un altro post):

Ti bastan poche briciole
Lo stretto indispensabile
E i tuoi malanni puoi dimenticar
In fondo basta il minimo
Sapessi quanto è facile
Trovar quel pò che occorre per campar!

Ma il mondo è bello perchè è vario, l’importante è porsi degli obbiettivi personali e non mollarli mai siano essi stile Balù o Dorando Pietri (fatemi fare un paragone con un maratoneta dai visto che voglio fare la mia prima maratona quest’anno ;) ), solo così si potranno avere soddisfazioni anche quando al di fuori non ne va dritta una.

posted @ giovedì 11 febbraio 2010 01:56

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Comments on this entry:

# re: Il valore dell’IT in Italia è nullo, ma non importa ci si deve divertire lo stesso !

Left by Mario Duzioni at 11/02/2010 11:05
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Ciao Ivan,
l'impatto 200:1 è disarmante, ma poi bisogna sempre ricordare che nel primo caso il costo di "replicazione" è quasi del 100% (perchè sono costi "materiali"), nel secondo caso può arrivare allo 0%...

Vorrei aggiungere altro, ma conoscendomi mi dilungherei :-D.

Grazie per lo spunto di riflessione e non ti scoraggiare!! ;-)

Mario

# re: Il valore dell’IT in Italia è nullo, ma non importa ci si deve divertire lo stesso !

Left by IvanF at 11/02/2010 11:26
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@Luca: hai proprio ragione ci vuole una sinergia delle due cose: imprenditori che vogliano innovare e tecnici che spaccano e le startup che citi saranno sicuramente l'aggregazione delle due cose.

@Mario: magari fossero costi di replicazione qui si parla solo d'infrastruttura (preparazione del negozio, mobili, materiali) :( E' solo che quando uno vede qualcosa che si tocca con mano pensa che abbia un valore, quando invece pensa al software, che non è tangibile, allora crede che non ci voglia niente a costruirlo perchè non c'è nessuno sforzo fisico (taglia la legna e assembla i pezzi).

# re: Il valore dell’IT in Italia è nullo, ma non importa ci si deve divertire lo stesso !

Left by Mario Duzioni at 11/02/2010 13:22
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Scusa Ivan, cercando di sintetizzare non sono riuscito ad esprimere correttamente il concetto. :-(

# IT

Left by TheDuzBlog! ;-p at 11/02/2010 13:56
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IT

# re: Il valore dell’IT in Italia è nullo, ma non importa ci si deve divertire lo stesso !

Left by Antonio Di Motta at 12/02/2010 17:09
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Il problema dell'IT in Italia è che di fatto è nelle mani di poche grosse aziende (Telecom ecc..), le altre si riducono a fare da consulenti (possibilmente pagati poco) per i grandi. Non c'è nessuno che faccia dei veri investimenti (con soldi propri) per provare a costruire qualcosa che non sia semplicemente fare consulenza. Per non parlare poi del managment dell'IT, capacità di gestire zero, capacità creare meno di zero.

# re: Il valore dell’IT in Italia è nullo, ma non importa ci si deve divertire lo stesso !

Left by Emanuele at 12/02/2010 19:17
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L'it ai professionisti del settore!!!

# re: Il valore dell’IT in Italia è nullo, ma non importa ci si deve divertire lo stesso !

Left by LudovicoVan at 14/02/2010 14:52
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Ancora Michelangelo, quando quel che manca e' proprio e semplicemente un atteggiamento professionale di base. E intanto si continuano a contare le ore...

-LV

# re: Il valore dell’IT in Italia è nullo, ma non importa ci si deve divertire lo stesso !

Left by Ivan at 14/02/2010 16:40
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@LudovicoVan: forse non hai capito il mio discorso di base. Le ore verranno sempre contate, l'importante però è che gli venga riconosciuto il giusto valore. Faccio un post separato togliendo Michelangelo ...

# re: Il valore dell’IT in Italia è nullo, ma non importa ci si deve divertire lo stesso !

Left by LudovicoVan at 14/02/2010 18:12
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E tu forse non hai colto che finche' si continuano a contare le ore e a disquisire sui rate per ora... Il valore era del *prodotto*, non del tempo di produzione che era invece il nostro costo: era tutto li' il cambiamento di prospettiva.

-LV
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