Ieri sera ho finito di leggere quel libro che ho
accennato in questo post. Uno degli ultimi capitoli riguarda le
Comunicazioni Orali Collettive, ovvero convegni, conferenze e
riunioni. Beh, ho letto delle cose davvero divertenti, soprattutto se applicate
ai workshop UGIdotNET.
Beh, leggete un po' quello che ho da dirvi.
Prima di iniziare una conferenza dovete essere sicuri
che:
a. l'uditorio è informato sull'argomento della
conferenza e sulla sua durata
b. gli ascoltatori sono
seduti, si sentono a proprio agio e sono favorevolmente disposti
all'ascolto
c. il vostro discorso è all'altezza degli
ascoltatori
Davanti a voi, sul tavolo, deponete il vostro orologio per
controllare la durata della conferenza, avendo cura di consultarlo
continuamente, calcolando di terminare l'esposizione entro il tempo prefisso.
E' pessima norma far scadere il tempo, trattenendo il
pubblico oltre l'ora stabilita. E' preferibile iniziare una conferenza con una
storiella o un episodio umoristico, pertinente al soggetto della conferenza;
questo allo scopo di rompere il ghiaccio che immancabilmente esiste tra la
cattedra del conferenziere e l'uditorio.
Ve l'immaginate se i workshop finissero veramente in orario??? Ma no, non è
possibile!!! Ma la cosa più divertente arriva alla fine, dove
viene spiegata la funzione del Comitato, ovvero di quell'organismo (Presidente +
VicePresidente, Segretaria) che si assicura che tutto avvenga nel migliore dei
modi. Il libro elenca una serie di punti che il Comitato deve soddisfare per
rendere la conferenza positiva, ma quello che mi ha fatto ridere di più se
pensato nell'ottica di un workshop UGIdotNET è quello che dice che:
Vi deve essere un martello di legno (preferibile al vecchio campanello)
sul tavolo al quale siede il Presidente.
Mi state dicendo che Andrea dovrebbe avere un bel martello da dare in testa o
sulle dita a chi fa domande o osservazioni stupide? Sarà anche così, ma adesso telefono all'autore e
gli dico che noi, invece di un banale martello, abbiamo preferito le
spade-laser!!! Siamo guardiani della Pace, noi, non guerrieri!!!
Vabbè, basta, torno al lavoro!
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