Da qualche sessione, il byte ci stava prendendo gusto. Lo onorava far parte
di questo sistema, sempre attivo, sempre con qualcosa da fare. C'era sempre
qualche processo a livello più o meno basso che aveva bisogno di lui, per
leggere o scrivere dati che sarebbero serviti a qualcun'altro.
Il byte, man mano che passava il tempo, aveva sempre più
coscienza di sè. Cominciava a comprendere il proprio ruolo e ad intuirne le
potenzialità. Girava spesso da un punto all'altro della mainboard. Capiva di
più il suo mondo. Trasmettendo con altri bytes aveva sentito parlare di dispositivi di
I/O, quelli in periferia, che erano più a stretto contatto con l'Aldilà.
Aveva sentito parlare di tanti suoi amici che erano stati crittografati, e questo
lo spaventava: il CRC con cui stava viaggiando adesso aveva subìto un
processo di questo tipo proprio qualche decina di clock fa
e doveva ancora riprendersi del tutto. Sperò di non essere mai
crittografato, e se mai fosse successo, sperò che fosse indolore.
Capì anche per chi lavorava, finalmente. Aveva sentito
parlare di sistema operativo, OS per gli amici. Gli dicevano che
tutti, volenti o nolenti, alla fine svolgevano compiti solo per lui. Lui era il Capo, non
c'era nessuno di più importante a cui rendere conto. Il byte inizialmente non riuscì a capirlo
più di tanto: "Io lavoro con i processi" - si diceva - "Chi diavolo è
questo OS, e cosa vuole da me?" Qualcuno tentò di spiegargli meglio, ma
invano. Alla fine, con il tempo, solo le string (più evolute, dato che la loro struttura
logica interna comprende più bytes nello stesso tempo) gli schiarirono le idee:
"Tutti i processi, qualsiasi processo, sono parte integrante dell'OS! Se tu contieni
il numero 0xF89 è perchè te l'ha chiesto una certa applicazione, ma a sua
volta l'applicazione viene controllata dall'OS.
Come fai a non
capirlo?
L'OS è potentissimo, è il nostro Capo Supremo.
Qualsiasi bit che
viaggia, che viene letto e scritto lo fa perchè è l'OS che glielo
comanda.
Quando corri,
comunichi, ti sommi o shifti verso destra: è solo l'OS che rende
possibile tutto questo.
OS è Possibilità.
OS è Controllo.
OS è Vita."
Si ricordò di quella volta in cui - forzato
- provocò un crash del sistema: quella voce perentoria, suadente ed
irresistibile, e del silenzio e della morte che colpì l'intero sistema subito
dopo. Improvvisamente, capì tutto: l'OS quella volta aveva cessato le
proprie attività, aveva smesso di funzionare. Fu colpa sua, sua e
di nessun'altro. Si chiese, per diversi cicli di clock, chi deteneva il
vero potere:
il byte senza OS è morto, non ha vita nè
scopo, non farebbe nulla, sarebbe nulla.....ma.....
anche l'OS senza bytes
non potrebbe funzionare, non comanderebbe, non avrebbe potere!
In
fondo, concluse il byte, l'OS potrebbe cambiare, mentre noi bytes
rimarremmo sempre qua, imperterriti, a fare il nostro lavoro, fino
all'eternità.
Il byte sorrise compiaciuto, mentre imboccava un bus ad alta velocità
diretto verso la scheda grafica.
Stava per essere renderizzato su una pagina Web, avrebbe visto e toccato un
bit di Aldilà.