"La mia mente andata subito alla parole che i miei rapitori mi avevano detto. Loro dichiaravano di sentirsi fino in fondo impegnati a liberarmi, per dovevo stare attenta 'perch ci sono gli americani che non vogliono che tu torni'. Allora, quando me l'avevano detto, avevo giudicato quella parole come superflue e ideologiche. In quel momento per me rischiavano di acquistare il sapore della pi amara verit. Il resto non lo posso ancora raccontare (...)".

Fonte: Repubblica.it » esteri » "Una pioggia di fuoco e proiettili" Sgrena, la sua verità sul Manifesto

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Diego Guidi

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