Nel 1995 ho conseguito la maturità con un punteggio che poteva essere un po' migliore. I primi mesi li ho passati cercando lavoro, partecipando a concorsi pubblici, sostenendo un sacco di colloqui. Tutti finiti con un buco nell'acqua. Già dalle medie inferiori, passavo il periodo metà giugno --> tutto luglio a fare il falegname, insieme a mio padre e a mio zio. Erano soci, avevamo un grosso capannone, un bel camion e facevamo ogni cosa: arredamenti completi, traslochi, lavori più o meno artigianali. Non mi è mai piaciuto come lavoro - mio padre lo sa bene (aggiungerei purtroppo) - però piuttosto che sentirmi inutile e piuttosto che fare il mantenuto, mi sono dato da fare. Un giorno stavo lavorando, ero tutto imbiancato perchè stavo sverniciando delle persiane che dovevamo ristrutturare, ed entra nel capannone un tizio poco più grande di me.
Era un programmatore, un freelance che lavorava da solo in proprio già da un po' di tempo, uno che abitava nel mio paese e non lo sapevo. Ci siamo messi a chiaccherare, e quando ha saputo che anche io avrei voluto lavorare nell'informatica (lo avevo deciso da quando avevo 6-7 anni, credo) mi ha fatto la proposta: vieni a lavorare con me. Lo stipendio era il minimo sindacabile, ma accettai ugualmente. Lì ho visto per la prima volta Windows 95 ed ho imparato a programmare con Access 2.0, con Visual Basic 4.0 a 16-bit. Qualche mese più tardi, sia io che lui siamo stati assunti all'interno di un negozio di informatica come programmatori. Ma questa è un'altra storia, un po' lunga ed un po' noiosa, ma che io ricorderò per sempre con nostalgia. Ed è stata davvero dura togliere dal mio curriculum-vitae questa parte della mia vita professionale - in fondo, sono un nostalgico.
Quel tizio che entrò nel capannone quel giorno e mi ha cambiato la vita si chiama Diego Saletta, ed ho appena scoperto il suo blog.