Questa mattina era davanti alla televisione, intorno alle 6:50, per fare come al solito colazione. Fino ad un paio di settimane fa mi alzavo un po' più tardi, ma da quando il traffico si è fatto un po' più intenso, ho deciso di anticipare i tempi con cui parto da casa ed arrivo al lavoro. Ho preso l'abitudine di vedere su Rai Tre Emanuela Falcetti, la nota giornalista, che a quell'ora conduce una trasmissione a cavallo tra radio e TV intitolata "Istruzioni per l'uso". L'argomento di questa mattina era la violenza nei videogiochi.
Nei prossimi giorni uscirà un nuovo e disgustante videogioco. Il titolo è Rules of Rose ed è ambientato nel 1930 in un orfanatrofio di Londra. In questo orfanatrofio vivono 4 bambine sadiche, violente e perverse, che sottoporranno una quinta bambina - la protagonista - ad ogni genere di perversione, più o meno sessualmente esplicita. Emanuela ha preso come spunto la copertina del numero di oggi di Panorama, ed ovviamente l'articolo in allegato. Quando sono arrivato a San Donato Milanese, mi sono infilato in edicola per comprarlo a 2,80 Euro. L'ho letto durante il viaggio in metro, e devo dire che mi trovo completamente d'accordo con quanto scritto dal giornalista. A parte il fatto che trovo il videogioco sinceramente al di fuori di ogni gusto, voglio dire un paio di cose.
La prima è: NON fatevi prendere in giro!!!
Una volta ho sentito un intervista ad uno psicologo in televisione che parlava di quella parte del nostro cervello denominata cervello antico. Questa zona regola e coordina i nostri istinti più animaleschi, che riguardano la violenza, la brutalità, il nostro modo di vivere il sesso, il fatto di reagire più o meno violentemente all'ambiente circostante. Il cervello antico - diceva il tipo - è ovviamente più o meno sviluppato in ciascuno di noi. Questi produttori di videogiochi puntano proprio su questo: fanno leva sul nostro istinto più morboso e perverso, quello che non ci rende esseri umani ma animali. Da un po' di tempo ho acquisito il concetto di videogioco intelligente, quello che non punta a farti videogiocare, ma ti lascia un segno e ti fa in qualche modo progredire intellettualmente.
I videogiochi non sono cose sceme, o da ragazzini. Voi prendetemi pure in giro, ma il fatto di aver giocato ad Advanced Dungeon & Dragon per lunghi anni, a molti giochi di ruolo su PC, ad adventure più o meno famosi, a giochi d'azione come Doom 3 o Call of Duty 2, mi ha comunque formato. Un videogioco intelligente ti fa veramente divertire, ti fa quasi voglia di saperne di più su un certo argomento. Così mi è accaduto a me con Flight Simulator, a mio fratello con CoD 2 o tanti giochi di strategia ambientati nell'antica Roma. Se sapeste quante cose sa mio fratello sull'antica Roma, davvero, vi spaventereste. C'è sicuramente chi ne sa di più, ma non fra i programmatori, fidatevi. Il fatto è che videogiocare - se fatto bene e con giochi sani - vi fa stare davanti al PC e vi dà una marcia in più. Se fatto bene, con intelligenza, con i tempi giusti e senza strafare.
Grazie a quelle esperienze videoludiche, oggi mi piace scrivere sul blog o su IoProgrammo, mi piace pensare alla creazione di una storia, che sia un racconto breve, una sceneggiatura o un'avventura di D&D. Forse è anche grazie a loro che scrivo i miei racconti sui bytes e ho sempre avuto il pallino di scrivere un romanzo. E' vero, ho anche giocato a videogiochi come più che farmi incazzare non hanno fatto: Need For Speed è uno fra questi. Difatti nei miei racconti le auto non compaiono mai, al contrario degli aerei! Io dico solo una cosa: l'età media dei videogiocatori si sta alzando - gente come me che a 30 anni videogioca una volta non c'era, siamo la fascia d'età che ha vissuto in pieno l'esplosione di questo mercato. Facciamo vedere a certa gente che noi (almeno, io parlo per me) vogliamo videogiochi intelligenti, vogliamo tornare a casa la sera e rilassarci e divertirci.
Vedete, potrei davvero parlare per ore, ma va a finire che riempio il muro di UGI. Secondo me è un fatto sociale importantissimo, perchè il fatto di venir bombardati ogni giorno in TV di ragazze seminude provocati conseguenze gravissime su certi soggetti. Poi scoppiano casi di violenza, stupri, pedofilia. Mi rendo conto di esagerare un po', ma il trend a me sembra questo.