L'uomo fin dai suoi albori, ha avuto sempre l'istinto di comunicare. La prima forma di comunicazione per l'uomo è stata senz'altro la parola o - per meglio dire - la voce. Inizialmente si comunicava a suon di grugniti per esprimere le emozioni più basilari, come gioia, rabbia, frustrazione, divertimento, etc. Con il passare del tempo, e con l'evoluzione della specie (fisica e mentale), tale comunicazione si è sempre più raffinata, con l'invenzione del linguaggio vero e proprio. Fonemi, parole, frasi. La prima grande conquista dell'uomo in questo senso è stata però la scrittura, ovvero quella forma di comunicazione che fissa su un supporto il pensiero. La scrittura permette di tramandare di generazione in generazione il sapere, la cultura, le proprie scoperte. Permette una crescita che con la sola voce non è consentita. Anche in questo caso, c'è stata un'evoluzione, evoluzione che c'è ancora oggi, in modo molto più accelerato rispetto a qualche decennio fa. Prima si è cominciato con le incisioni sulle pareti delle grotte, po si è passati a materiali come tavolette di legno o di pietra, l'argilla, il papiro, la carta, l'hard-disk. Indipendentemente da questi discorsi, si è soliti pensare alla forma verbale come alla forma più semplice di comunicazione, e alla forma scritta come a qualcosa di più complesso ed evoluto. Una società che ha conquistato la scrittura è ritenuta più progredita rispetto ad un'altra che non lo ha ancora fatto.
Ci avete mai pensato che su Internet è accaduto l'esatto contrario?
Internet è nata essenzialmente come la Grande Rete dei Contenuti. Le prime pagine Web offrivano contenuti prevalentemente testuali. Questo è dovuto principalmente alla limitata larghezza di banda della prima Internet, quella dei modem 33.6K o dei 56K. Navigare su Internet significava all'epoca leggere informazioni, e raramente di lingua italiana. Ricordo con emozione la mia prima sera sul Web, sebbene abbia dimenticato la data esatta: era sicuramente il mio compleanno, e forse doveva essere il 1998 o giù di lì. Passai il pomeriggio del 28 Febbraio di quell'anno in giro a cercare qualcuno che mi vendesse un modem US Robotics da 33K. Girai invano, perchè alla fine non lo trovai. Acquistai invece un Digicom Tiziano, modem che ho ancora a casa adesso. Quella sera, una volta stabilita la connessione, navigai su Yahoo.com, all'epoca il mio motore di ricerca preferito, poi sul sito dell'Unità alla ricerca di un articolo che mio nonno aveva scritto chissà quanto tempo fa.
Comunque sia, dicevo, quel Web che mi ritrovai davanti agli occhi era soprattutto testuale. Le homepage dei grandi siti non erano piene zeppe di filmati come oggi, non avevano applet in Java o in Flash che riempivano gli spazi, l'informazione che arrivava era forse più pura ed immediata. La scrittura ed il testo sul Web sono stati la prima forma di comunicazione, così come lo è in gran parte ancora oggi. Con il progresso tecnologico, però, stiamo avendo un sorta di inversione di tendenza: Internet si sta riempiendo di audio, filmati, podcast, televisioni, trasmissioni in diretta o da scaricare. Viviamo in un mondo in cui sempre più dobbiamo sapere e conoscere per poterci affermare, ed unendo questo bisogno con il poco tempo a disposizione, ecco il risultato. Ascoltare qualcosa con le orecchie mentre stiamo facendo qualcos'altro con le mani. Pedaliamo in bici ed ascoltiamo la registrazione di un webcast. Siamo in metropolitana e vediamo un video di Channel 9 su Pocket PC.
I contenuti del tanto amato Web in formato audio invece che testuale.
Leggere con lo orecchie?