Questo è un po' OT, scusatemi, ma mi dovevo sfogare un po' dopo la settimana incasinata.
Se disturba, ditemelo che lo rimuovo dal feed UGIdotNET. Buona lettura, se volete.
Italia, 1830
La donna aveva poco
meno di una trentina d'anni. Era graziosa, con lunghi capelli castani, ed
indossava quel vestito rosso costellato da delicate rose bianche che le piaceva
tanto. Glielo aveva regalato lui il giorno del loro
fidanzamento, 1 anno prima. Era nervosa ed ansiosa che lui arrivasse,
non vedeva l'ora di dargli la splendida notizia. Non stava nella pelle: girava a
vuoto per la casa, aveva spolverato i mobili già due volte,
controllava continuamente che i cavalli fuori fossero tranquilli, ed avessero
acqua e foraggio come solito. "Lui...lui! Quando
arriva?" - pensò la ragazza. Era un bel momento, per la loro
famiglia: gli affari della piccola fattoria andavano più che bene,
di lavoro ce n'era abbastanza e...adesso...questa notizia non avrebbe fatto
altro che migliorare ancora di più il loro legame. Vivevano in campagna
e facevano gli agricoltori come tantissimi abitanti nei dintorni. I boschi
e i campi circondavano il territorio ed usando i cavalli e le carrozze
di loro proprietà potevano spostarsi facilmente in tutto il nord Italia. La
donna si sedette un momento al tavolo in cucina rimanendo imbambolata di fronte
al vaso di margherite che lo decorava. Immaginò la sua vita da lì a qualche anno
e sorrise affascinata.
Venezuela, 2005
Era sera tardi quando l'uomo entrò
nel locale. Dopo aver dato una veloce occhiata intorno, preferì sedersi ad un
tavolo piuttosto lontano dall'ingresso. Il locale era in realtà un pub, vecchio
e maleodorante, in una via immersa nella grande periferia della città
venezuelana. Era debolmente illuminato da un solo lampadario che gettava
ombre un po' ovunque. Era frequentato soprattutto da gente del posto. Lui,
classico tipo europeo, era un po' un pesce fuor d'acqua: per questo voleva fare
alla svelta e, soprattutto, dare nell'occhio il meno possibile. Dopo essersi
seduto, ordinò al barista un bicchiere di rum, prese lo zainetto che portava
sulla spalle e lo aprì. Quasi schifandosi al solo pensiero della sporcizia che
si sarebbe portato dietro, ne tirò fuori un notebook e lo appoggiò sul tavolo di
legno di fronte a lui.
L'uomo era uno sviluppatore.
Italia, 1830
La donna sussultò quando sentì il cavallo nitrire. Lanciò uno sguardo alla finestra
ed ebbe la conferma: era arrivato, finalmente! Sorrise con il suo sorriso
più smagliante e corse alla porta. Tolse l'asse di legno che la sbarrava, la
spalancò e gli corse incontro, felice come non mai, e lo abbracciò
fortemente.
"Ciao, tesoro!!! Finalmente...eccoti qui,
ero impaziente!" - mormorò la donna, mentre le sue braccia lo
circondavano.
"Oh, e a cosa devo questa accoglienza? " - l'uomo rimase
sorpreso e ricambiò più che volentieri l'abbraccio.
"Ho
una notizia importante, per tutti e due." - rispose lei, sorridente,
e con gli occhi pieni di gioia e commozione. Si staccò un attimo da lui, lo
guardò, e lo guardò come se fosse la prima volta.
"Senti, non so come dirtelo, perciò lo dico e basta." - mormorò lei, mentre prendeva delicatamente la mano di lui e se la appoggiò sul ventre, mimando una
dolce carezza - "Sono incinta, aspetto un figlio. Diventerai
padre!
"
Venezuela, 2005
Mentre l'OS sia
avviava, lo sviluppatore si rilassò un attimo, sorseggiando il rum che una
cameriera gli aveva appena portato. Alzò gli occhi verso le vetrate del locale,
che davano su una strada rumorosa, dove passavano camion ed automobili in
continuazione, provocando un tasso d'inquinamento fra i più alti del Sud
America. Quando i suoi pensieri tornarono al PC, fece il login ed attese ancora
qualche secondo, giusto il tempo che le icone comparissero sul desktop di
Windows Vista, in versione beta. "Che idea quella di andare dall'altra parte
del mondo con Vista in beta! Ma ormai, non ci posso fare nulla...". Fece un
rapido doppio-click sull'icona di Outlook Express ed attese che la UI gli
comparisse davanti. Nel frattempo, controllò che il Nokia 6630 nello zainetto
fosse acceso, che il bluetooth fosse attivo e che, soprattutto, ci fosse linea
per comporre la chiamata. Cliccò sul pulsante Invia e Ricevi, attese prima la
comunicazione e poi la ricezione di tutti i messaggi che, scoprì presto, erano
solo 3. Le prime due erano - guarda caso - solo spamming, mentre la terza era
più interessante: il mittente era sua moglie, che le scriveva dall'Italia.
L'email era stata spedita, notò, solo 3 minuti fa: se era fortunato, forse lei
era ancora on-line, magari l'avrebbe addirittura trovata su Messenger.
L'oggetto riportava "Notizia importante, amore mio". Lo sviluppatore ebbe
un sussulto, ci cliccò sopra e, più sotto, lesse velocemente il
testo.
"Ciao, amore, come va?
Oggi è successa una
cosa stupenda, che non so come dirti qui, via e-mail, perciò la dico e basta,
sperando che tu possa chiamarmi presto.
Beh, ecco, insomma, oggi sono stata
dal medico e...ecco...mi ha detto che sono incinta, aspetto un figlio,
diventerai padre."
Italia, 1830
L'uomo prima rimase impassibile, poi, quando
l'ondata di emozione, gioia e felicità lo travolse, non seppe più contenersi.
Sorrise, guardò la donna in una vertigine crescente di amore.
"Oh, tesoro mio, è bellissimo e meraviglioso. Dobbiamo partire
subito per raggiungere i nostri genitori, dobbiamo informarli, dobbiamo
dirglielo. Diventerò padre! Ma tu come stai??? Devi riposarti, non puoi
continuare a lavorare, devi pensare a nostro figlio. Partiamo, se siamo veloci
magari arriveremo presto, magari fra 3 settimane saremo
già arrivati e festeggeremo tutti assieme. Tesoro mio, ti
amo."
La coppia si abbracciò così forte che sembravano una cosa
sola.
Venezuela, 2005
L'uomo prima rimase impassibile, poi,
quando l'ondata di emozione, gioia e felicità lo travolse, non seppe più
contenersi. Sorrise, e pensò alla donna, preso da una vertigine
crescente di amore. Chiuse il notebook, tutti i suoi piani saltarono, non pensò
ad altro, se non afferrare il suo Nokia nello zainetto e chiamarla. Frugò
velocemente, vide il cellulare, lo prese e lo tirò fuori con un movimento secco.
Ma la presa gli sfuggì, il Nokia volò per qualche istante e si frantumò sul
pavimento sudicio e sporco. Lo sviluppatore imprecò volgarmente, si alzò
prendendo tutte le sue cose, lasciò una banconota da 10 dollari sul bancone ed
uscì dal pub in fretta e furia. Corse lungo la via, lottando contro i passanti e
alzando lo sguardo, fino a quando non vide una cabina telefonica di legno, poco
distante. La raggiunse, infilò qualche moneta nell'apparecchio e compose il
numero internazionale per mettersi in comunicazione. La linea diede il segnale
di libero, poi una voce femminile rispose.
"Amore, dimmi che non è uno
scherzo. Non lo è, vero???" - chiese lo sviluppatore, al settimo
cielo.
"Assolutamente no, non lo è. Quando torni? Tu non
hai idea del casino che si è scatenato: in 3 minuti ho
fatto il giro delle telefonate a tutti i nostri familiari. Lo sanno tutti
ormai!" - la donna stava sorridendo, lo si capiva dal tono di voce -
"Quando torni?"
I due parlarono ancora un po',
erano così uniti che sembravano una cosa sola.