Secondo Plank la materia e lo spazio sono entità discrete, nel senso che: ingrandendo un qualsiasi oggetto, in esso, prima si vedranno i suoi costituenti (atomi) poi, ingrandendo ancora, si troveranno i costituenti dell’atomo (particelle sub-atomiche: elettroni, protoni e neutroni):
e poi i costituenti delle particelle sub-atomiche (quark) ecc. ma dopo un po’ si arriverà ai costituenti ultimi della materia (che ancora non conosciamo quali siano).
Se paragoniamo i costituenti ultimi della materia al pixel dello schermo, possiamo fare varie riflessioni.
Quando un oggetto si muove nello spazio, così come un punto si muove nello schermo; esso attraversa vari punti spaziali così come il punto a video attraversa vari pixel.
Se spostiamo il punto nello schermo di un pixel al secondo (ammettiamo in direzione circolare), esso avrà la velocità di 1 pixel/secondo.
Se volessimo che il punto si sposti a una velocità maggiore, basterebbe spostarlo utilizzando un ritardo più piccolo, ad esempio 1/10 di secondo.
In questo caso il punto avrebbe una velocità = 10 pixel/sec.
Se volessimo raggiungere la velocità massima, potremmo spostare il punto di un pixel, senza utilizzare il ritardo (cioè ritardo uguale a zero). In questo caso il punto si sposterebbe alla massima velocità! Essa sarebbe determinata dalla potenza del computer.
Se torniamo al nostro paragone iniziale; anche un punto di materia può spostarsi alla massima velocità, essa è, per la relatività di Einstein, la velocità della luce (circa 300.000 Km/sec).
Torniamo al nostro paragone dello schermo del computer.
Stiamo spostando il punto a video alla massima velocità.
Se volessimo fargli raggiungere una velocità ancora maggiore, non potendolo spostare più velocemente, potremmo spostarlo di 2 pixel alla volta invece di uno.
Esso così raggiungerebbe una velocità doppia della precedente, soltanto che non attraverserebbe tutti i punti dello spazio, ma ne salterebbe uno ogni volta che si sposta.
E se volessimo spostarlo ancora più velocemente, potremmo spostarlo di N Pixel alla volta, così che la velocità finale sarebbe N volte quella massima.
Se questo metodo funzionasse anche per la realtà, esso ci direbbe che per spostare un punto di materia a una velocità superiore a quella della luce, il punto non potrà più attraversare tutti i punti che incontra, ma dovrà saltare (tele-trasportarsi) più avanti senza attraversare la materia in mezzo.
Quindi... o la materia ha come limite invalicabile la velocità della luce, oppure essa per superare tale limite usa una forma di mini tele-trasporto in piccole distanze.
E’ stato dimostrato (vedere: Le scienze) che alcune parti di un segnale luminoso possono viaggiare anche a velocità 300 volte maggiore di quella della luce.
Chissà... se in quel caso ci sono piccoli teletrasporti da 300 punti (pixel)? |